L’autorità di regolamentazione nucleare (l’NRA) giapponese ha approvato oggi la bozza di una nuova norma che consentirebbe agli impianti per la produzione di energia nucleare di funzionare per più di 60 anni, con i 40 attuali. La nuova norma consentirebbe di estendere il periodo di funzionamento ogni 10 anni quando le centrali elettriche raggiungeranno i 30 anni di funzionamento. L’authority prevede di presentare un disegno di legge alla Dieta (il parlamento giapponese, composto dalla Camera dei rappresentanti e da quella dei consiglieri) il prossimo anno per modificare la legislazione pertinente dopo aver sollecitato le opinioni del pubblico in generale e aver scambiato opinioni con le società di energia elettrica. Il 16 dicembre il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria ha dato il via libera alle centrali nucleari per oltre 60 anni, esclusi i periodi di sospensione dell’esercizio per ispezioni dell’Authority. In base alle norme vigenti, quando un impianto nucleare è in funzione da 40 anni, l’Autorità di regolamentazione nucleare può concedere una proroga una tantum fino a 20 anni se l’impianto supera un’ispezione. L’NRA ha attuato misure per combattere l’invecchiamento degli impianti ogni 10 anni presso le centrali nucleari in funzione da 30 anni o più. In base alle nuove regole, l’NRA richiederebbe alle società elettriche di preparare un piano a lungo termine per gestire le condizioni delle loro strutture, con estensioni operative approvate ripetutamente se la sicurezza è confermata. Verranno condotte ispezioni per confermare l’attuazione dei piani. L’NRA solleciterà le opinioni del pubblico da giovedì fino al 20 gennaio. Lo scambio di opinioni tra l’NRA e le compagnie elettriche sarà aperto al pubblico.