La fine dell’anno porta con sé una notizia che certo non farà felici coloro che, ormai in tutti i periodi dell’anno, devono difendersi dagli attacchi delle zanzare, contro cui si attuano tutte le strategie possibili, dagli insetticidi, ai cerotti, agli zampironi per finire con l’ultima risorsa, la ciabatta. Oggi però un gruppo di ricercatori giapponesi ha scoperto che le zanzare si sono evolute per resistere agli insetticidi. La scoperta della ricerca che fa più riflettere l’alto tasso con cui ha sviluppato mutazioni una specie nota per essere portatrice di malattie.
I ricercatori del National Institute of Infectious Diseases in Giappone – secondo una ricerca pubblicato su Science Advances – hanno studiato le zanzare nelle aree endemiche della dengue in Vietnam e Cambogia e hanno scoperto che ospitano mutazioni che conferiscono loro una forte resistenza ai comuni insetticidi. Una delle mutazioni più preoccupanti è apparsa in circa il 78% dei campioni raccolti di Aedes aegypti, una delle specie più famigerate di zanzara e uno dei principali vettori di dengue, febbre gialla e virus Zika, secondo lo studio. I risultati di tali mutazioni potrebbero rappresentare una seria minaccia per il controllo delle malattie infettive e i programmi di eradicazione. Questo perché la mutazione rilevata è una delle più alte resistenze agli insetticidi osservate in una popolazione di zanzare sul campo.
Le zanzare sembrano evolversi sia fisicamente che istintivamente per evitare i tentativi umani di sradicare la loro presenza. A febbraio, gli scienziati hanno pubblicato una ricerca secondo cui le zanzare stanno imparando a evitare i pesticidi usati per ucciderle. Gli scienziati che hanno studiato due specie di zanzare – Aedes aegypti e Culex quinquefasciatus – hanno scoperto che le femmine hanno imparato a evitare i pesticidi dopo una singola esposizione non letale.