Un uomo di 69 anni, conosciuto per le sue idee anti-immigrati, ha sparato contro alcune persone che stavano frequentando un centro culturale curdo ed altre attività commerciali, uccidendone tre e ferendone altre tre (due in modo molto grave). Lo sparatore è stato arrestato da alcuni passanti sino all’arrivo della polizia. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per omicidio e tentato omicidio. Il procuratore di Parigi, Laure Beccau, ha affermato che il sospetto era stato recentemente scarcerato dopo essere stato arrestato per avere aggredito, a colpi di sciabola, dei migranti che vivevano in tende. Per questo gli investigatori ritengono che la sparatoria di oggi abbia un movente razzista. Alcuni esponenti della comunità curda a Parigi hanno affermato di essere stati recentemente avvertiti dalla polizia di minacce. Per questo hanno reclamato, dopo quanto accaduto, che sia fatta giustizia. La sparatoria è avvenuta a mezzogiorno in un centro culturale curdo e in un ristorante e parrucchiere nelle vicinanze, secondo il sindaco del 10° arrondissement, Alexandra Cordebard. Mentre l’amministratrice dialogava con i cronisti una folla, che si era formata a poca distanza dai luoghi dell’attentato, ha urlato “Erdogan, terrorista” e “Stato turco, assassino”. Secondo un testimone, lo sparatore – descritto come molto calmo mentre sparava – si è prima diretto al centro culturale, poi al ristorante e poi dal parrucchiere. La polizia ha transennato l’area nel 10° arrondissement della capitale francese, in una strada trafficata con negozi e ristoranti vicino alla stazione ferroviaria Gare de l’Est. Il procuratore Beccau ha detto che i pubblici ministeri antiterrorismo sono in contatto con gli investigatori, ma l’idea è che gli investigatori seguano soprattutto la pista razzista. Nel 2013, tre attiviste curde, tra cui Sakine Cansiz – una fondatrice del Partito dei lavoratori del Kurdistan, o PKK – sono state trovate uccise in un centro curdo a Parigi. Un cittadino turco è stato accusato della loro uccisione, anche se i sospetti sono caduti anche sui servizi segreti turchi.