135 milioni di persone, tra Canada e Stati Uniti, sono in allerta meteo, nell’attesa che si abbatta una potente tempesta invernale artica, che porterà a temperature in picchiata, con il rischio che la pelle nuda esposta per pochissimi minuti al freddo possa restare congelata. Ad aumentare timori e raccomandazioni c’è il fatto che questo fine settimana è tradizionalmente uno dei più trafficati dell’anno, con milioni di persone che si mettono in viaggio per quello che potrebbe essere uno dei Natali più freddi di sempre. L’allarme è generalizzato, dalla costa est a quella ovest, fino all’estremo, al confine tra Stati Uniti e Messico e alla Florida, che forse, per i prossimi giorni, dovrà dimenticare d’essere il Sunshine State. Mentre la tempesta sale di intensità, i principali aeroporti hanno cancellato migliaia di voli. Secondo il Servizio meteorologico nazionale dello Stati Uniti in alcune parti del Paese (come l’Iowa) è possibile che si raggiungano temperature fino a -50 gradi. I meteorologi affermano che la tempesta invernale potrebbe diventare un “ciclone bomba” entro oggi. Questo è il termine dato ad una tempesta che si intensifica rapidamente, con la sua pressione atmosferica centrale che scende di almeno 24 millibar in 24 ore. In alcune parti del Paese tradizionalmente con miti temperature, si potrebbero sfiorare i – 10 gradi. Come ad El Paso, in Texas, dove è altissimo l’allarme per cosa potrebbe accadere alle centinaia di migranti privi di documenti che, appena arrivati, dormono all’addiaccio per le strade della città.
La tempesta sta già provocando il caos dal Colorado al Wyoming e a nord del Minnesota. In sole 12 ore, la Wyoming Highway Patrol (la polizia stradale statale) ha ricevuto 787 richieste di aiuto e ha registrato 104 incidenti. In South Dakota sul alcune strade è stata misurata una coltre di neve alta tre metri. Il governatore dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha dichiarato lo stato di emergenza in previsione della tempesta che, ha detto, “provocherà molto caos nella nostra comunità”. Anche i governatori di Kentucky, North Carolina, West Virginia, Georgia e Oklahoma hanno dichiarato lo stato di emergenza, mentre il Wisconsin ha dichiarato una “emergenza energetica”.
In Canada, anche gran parte dell’Ontario e parti del Quebec si stanno preparando per la grande tempesta invernale.
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