L’Inghilterra ha annunciato un giro di vite per frenare il fenomeno dell’abbattimento illegale degli alberi: al momento, questa fattispecie è regolata dal Forestry Act del 1967, che specifica come la sanzione per chi taglia un albero senza avere regolare licenza ammonti a 2.500 sterline o al doppio del valore del legname, a seconda di quale delle due somme sia la più alta. Questo però non è bastato a rallentare la preoccupante tendenza di abbattimento illegale negli ultimi anni, con diversi proprietari terrieri che preferiscono pagare la multa per poi “fare affari” vantaggiosi col legname. Il governo ha quindi approvato nel novembre 2021 l’Environment Act, che permetterà multe senza più un limite massimo a chi viene riconosciuto colpevole: l’emendamento entrerà in vigore dal primo gennaio 2023. Il cambio di regime si tradurrà, inoltre, in possibili pene detentive, nel caso in cui i soggetti ritenuti colpevoli non ripiantino gli alberi abbattuti illegalmente su richiesta della corte. Persino la vendita di terreni sviluppati tramite abbattimento illegale sarà meno remunerativa, con notifiche ai registri locali che abbasseranno il valore di tali terreni. Richard Stanford, Amministratore delegato della Forestry Commission, ha commentato che ”queste nuove disposizioni andranno a colpire le persone dove più fa male, nei loro portafogli: la legge non renderà più la pratica dell’abbattimento illegale conveniente per i malintenzionati, si tratta di un emendamento che rappresenta un deciso passo avanti contro questo crimine e che aiuterà contemporaneamente nella lotta contro l’emergenza climatica e la crisi ambientale”.