Da qualche mese a questa parte nella zona di confine tra Austria e Germania si registra un viavai insolito, che si aggiunge al tradizionale passaggio del confine di auto provenienti dai due Paesi. Ad animarlo, però, non sono turisti in cerca di mercatini di Natale o di birrerie degne d’essere frequentate. Si tratta del risultato dell’inasprimento delle regole, attuate dalle autorità finanziarie austriache, per la concessione di mutui immobiliari che oggi in molti considerano estremamente penalizzanti per chi culla il sogno di una casa di proprietà. In effetti la nuova regolamentazione, rispetto al passato, ha messo dei paletti che vengono ritenuti penalizzanti, come la durata massima del mutuo portata ora a 35 anni, la richiesta di un anticipo di almeno il 20 per cento dei propri fondi e il tasso di rimborso che può essere al massimo del 40 per cento del reddito familiare. Questa basta e avanza per chi austriaco che abita in una zona di confine a mettersi in macchina e passare in Germania dove le banche consentono condizioni migliori (ma non eccessivamente) a chi si vuole ”indebitare” pur di vedere realizzata l’aspirazione di una casa di proprietà, ma il quadro generale viene ritenuto più vantaggioso (il tasso di rimborso è infatti al 60 per cento del reddito familiare contro il 40 degli istituti di credito austriaci). In termini di diritto immobiliare, non fa differenza se una proprietà è garantita da un prestito di una banca austriaca o tedesca e, cosa affatto trascurabile, non esistendo alcuna barriera linguistica, sempre più mutuatari stanno attualmente passando alle banche tedesche. Comunque le pratiche, in Germania, sono molto accurate e richiedono, quindi, del tempo, dipendendo anche della relativa conoscenza del mercato immobiliare austriaco.