L’Olanda sta discutendo ormai da settimane della decisione presa dalle alte sfere dell’Università di Leida di rimuovere un dipinto esposto nella sala riunioni dell’Ateneo, che ritraeva passati membri del consiglio, intenti a fumare sigari. Da anni, il quadro era stato al centro delle polemiche di studenti e studentesse, convinti che esso promuovesse una cultura patriarcale (tutti i membri del consiglio ritratti sono uomini) oltre che la pratica del fumo. A metà novembre, il dipinto era stato rimosso dal muro della sala e riappeso al contrario, in una sorta di gesto di protesta documentato in tempo reale da alcune professoresse, che hanno pubblicato gli aggiornamenti con dei messaggi sui loro profili Twitter. La “rappresaglia” però ha portato a diverse proteste da parte di figure di spicco del mondo accademico (Uri Rosenthal, ex ministro e relatore dell’Università, insieme al professor Rob de Wijk, entrambi convinti che si sia trattato di un’azione insensata), a cui si sono aggiunte le parole dell’autore del quadro, Rein Dool, che ha semplicemente etichettato la protesta come “Triste e stupida”. Dopo settimane di dibattito, sono arrivate le parole del rettore, Annetje Ottow, che ha spiegato come ci sarà un dibattito sull’argomento che porterà a una decisione definitiva: il quadro, nel mentre, è tornato sul muro della sala riunioni in attesa di un verdetto definitivo. “Le persone ritratte nel quadro – ha spiegato Ottow – sono stati tutti amministratori di alto livello per l’Università e si tratta di un’opera splendida, che ci rende fieri dei grandi dirigenti che abbiamo avuto in passato. La sua rimozione non cancellerebbe questo sentimento. Ma non tutti si sentono rappresentati da questa immagine”. Un problema di inclusione, quindi, con Ottow che specifica: “Si tratta di un obiettivo che è molto importante per noi, ma nel dibattito sul futuro di questo quadro, discuteremo ovviamente anche del suo valore storico e del rispetto, sia verso gli amministratori ritratti che verso l’artista che ha dipinto l’opera”. Un dibattito forse eccessivo attorno a un quadro in una sala privata, ma che l’Università di Leida (la più antica dei Paesi Bassi) riprenderà all’inizio del prossimo anno, in modo da chiudere la questione nel primo trimestre 2023.