Potrebbero essere un nuovo siluro contro la candidatura di Donald Trump del 2024 le sue dichiarazioni di redditi federali, che coprono sei anni, e che confermerebbero i sospetti che l’ex presidente abbia pagato molto poco in tasse sul reddito nel primo e nell’ultimo anno della sua presidenza, sostenendo di avere subito enormi perdite che hanno contribuito ad abbattere il suo imponibile. Le dichiarazioni sono state rese pubbliche ieri dalla House Ways and Means Committee, il culmine di una battaglia sulla loro divulgazione che è andata alla Corte Suprema. I resoconti, dice oggi la stampa americana, confermano un rapporto pubblicato dal Comitato congiunto per la tassazione secondo cui Trump ha rivendicato ingenti perdite prima e durante la sua presidenza che ha riportato per ridurre o praticamente eliminare il suo carico fiscale. Ad esempio, i suoi rendimenti mostrano che ha riportato una perdita di 105 milioni di dollari nel 2015 e 73 milioni nel 2016. Le migliaia di pagine di documenti delle dichiarazioni dei redditi federali personali e aziendali dell’ex presidente – che hanno attraversato gli anni dal 2015 al 2020 – potrebbero fornire elementi per azioni che facciano ulteriormente sulla ricchezza e reddito reali dell’ex presidente. Gli accertamenti potrebbero riguardare quelle parti delle dichiarazioni in cui Trump resoconta i rapporti finanziari con i figli. L’esempio su cui gli investigatori contabili potrebbero appuntare la loro attenzione è relativo al fatto che Trump afferma di aver addebitato ai suoi figli dei prestiti non al tasso di mercato, cosa che potrebbe essere considerato un ”regalo’ a fini fiscali. Un altro caso – tra i tanti, a dire il vero – che sta facendo riflettere è quello che riguarda l’attività, nel 2017, della DJT Aerospace LLC, che gestisce l’elicottero personale di Trump, che ha segnalato un reddito di $ 42.965, ma anche spese dello stesso importo, al centesimo. In altre parole, ogni singolo dollaro – per dollaro – che l’azienda ha guadagnato è stato annullato dalle spese dell’azienda, come buste paga, carburante e altri articoli. Cosa che, secondo un esperto, è ”un’impossibilità statistica”,