La Gran Bretagna ha avuto 12 mesi difficili e i suoi problemi non “scompariranno” nel 2023. Parola del primo ministro conservatore Rishi Sunak, che però si è detto convinto che l’incoronazione del re Carlo III aiuterà a riunire il Paese. Sunak, che in ottobre è diventato il terzo primo ministro conservatore dell’anno, nel tradizionale messaggio do Capodanno, ha detto che quest’anno il Regno Unito è stato scosso dal “profondo impatto economico” causato dalla guerra della Russia in Ucraina. Il premier ha quindi aggiunto che il suo governo ha preso “decisioni difficili, ma giuste per tenere sotto controllo i prestiti e il debito” e ha aiutato i britannici a far fronte a una crisi del costo della vita guidata dal forte aumento delle bollette energetiche. Sunak non ha fatto cenno alle turbolenze politiche che hanno accompagnato la fine del mandato di Boris Johnson e le settimane a Downing Street di Liz Truss, dicendo, comunque, che l’economia e la politica britanniche si sono calmate da allora. Il governo, però, nelle settimane che hanno chiuso il 2022 si è dovuto confrontare con un’economia in rallentamento e soprattutto con scioperi diffusi dei lavoratori – soprattutto del settore pubblico – in reazione alla crisi del costo della vita. Poi, sul fronte squisitamente politico, Sunak deve arginare la progressiva perdita del sostegno al partito conservatore, dopo dodici anni al potere. “Non ho intenzione di fingere che tutti i nostri problemi se ne andranno nel nuovo anno”, ha detto, aggiungendo che il Regno Unito “si unirà con orgoglio a tutto ciò che rende grande questo paese” per la cerimonia di incoronazione di Carlo III. Il re sarà formalmente incoronato nell’abbazia di Westminster a Londra il 6 maggio.
