NEWS > 3 Gennaio
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Giappone: a picco la fiducia delle aziende per un 2023 positivo

La fiducia delle aziende in Giappone è sempre un indicatore guardato con grande attenzione, rivelando come gli imprenditori guardino a...

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La fiducia delle aziende in Giappone è sempre un indicatore guardato con grande attenzione, rivelando come gli imprenditori guardino a futuro immediato e, quindi,  come si preparino per affrontarlo. Un sondaggio di Kyodo News, reso noto in queste ore, rivela che molte delle principali aziende giapponesi sono diventate più pessimiste sull’economia, attribuendo le difficoltà ai costi più elevati e uno yen più debole. Il sondaggio è stato effettuato su una base composta da 117 aziende, con il 56 per cento dei loro dirigenti che si sono detti convinti che il 2023 segnerà una ripresa dell’economia. Ma non bisogna lasciarsi ingannare da questo dato perché, appena lo scorso anno, la percentuale di aziende convinte che il 2022 sarebbe stato anno agli ottimi risultati era dell’84 per cento. Quella delle aziende che prevedono un’economia in crescita  è stata la seconda percentuale più bassa degli ultimi 10 anni.                        Peraltro la aziende hanno detto di guardare con preoccupazione alla possibilità che anche le economie di Stati Uniti e Cina nel 2023 registrino rallentamenti.   Le prospettive pessimistiche riflettono anche le preoccupazioni per una possibile recessione globale poiché le banche centrali negli Stati Uniti e in altre principali economie hanno aumentato i tassi di interesse per contrastare l’inflazione, una politica che potrebbe continuare anche quest’anno.  Solo il 3% delle aziende intervistate ha affermato che uno yen più debole è stato positivo per loro, mentre un terzo degli intervistati ha detto al contrario che questo era un problema poiché ha aumentato i costi degli input di produzione e dell’energia, danneggiando i profitti.  L’economia giapponese si è ridotta a un tasso annuo dello 0,8% tra luglio e settembre, poiché le precauzioni contro la pandemia si sono allentate alla fine dell’estate, consentendo la ripresa delle normali attività commerciali e dei viaggi. Le esportazioni sono aumentate del 2,1% in termini annui. La crescita nell’ultimo anno fiscale, terminato a marzo, è stata del 2,5%. Tra le aziende che hanno espresso ottimismo per i 2023 c’è Toyota che,  come altri importanti esportatori, beneficia di uno yen più ”leggero” quando rimpatria i profitti guadagnati all’estero.

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