Il titolo Tesla perde il 12%, un valore di 50 miliardi di dollari

Martedì, sulla scia dell’incertezza che sembra regnare su comportamenti e strategie di Elon Musk, le azioni Tesla sono crollate del 12%, cancellando quasi 50 miliardi di dollari dal valore dell’azienda. Da quando Musk ha acquisito Twitter alla fine di ottobre, le azioni Tesla sono diminuite della metà. Poco sembra potere modificare nel trend negativo il recupero di ieri, con un + 3%. Il crollo di questa settimana segue il deludente rapporto sulle vendite nell’ultime trimestre del 2022 – 405 mila vetture, rispetto alle 420 previste dagli analisti -.  In tutto lo scorso anno Tesla ha venduto 1,3 milioni di auto, con un aumento del 40% rispetto all’anno precedente,  ma non sufficiente a raggiungere l’obiettivo dichiarato di Tesla del 50% di crescita annuale delle vendite. Il dato delle vendite non pari alle aspettative o agli obiettivi ha acuito le preoccupazioni che già incombevano sulla casa automobilistica. Tesla affronta, infatti, il calo della domanda tra i timori di recessione e gli aumenti dei tassi di interesse, l’accresciuta concorrenza e le sfide di produzione indotte dalla pandemia.  Alcuni analisti e importanti investitori hanno criticato aspramente Musk rimproverandogli una mancanza di concentrazione su Tesla, affermando che la società ha bisogno di una leadership in quanto deve affrontare un ambiente economico sfavorevole.                      Musk ha venduto azioni Tesla per un valore di quasi 40 miliardi di dollari dalla fine dello scorso anno, inclusa una vendita di 3,6 miliardi di dollari la scorsa settimana. Le vendite hanno quindi ridotto la sua  partecipazione  in Tesla, sollevando interrogativi sul suo continuo livello di coinvolgimento con l’azienda. Da quando ha acquisito Twitter, Musk ha apportato cambiamenti radicali. Ha licenziato i massimi dirigenti e dimezzato la forza lavoro di 7.500 persone dell’azienda, ripristinando al contempo alcuni account precedentemente sospesi. Tesla rimane il marchio più venduto di veicoli elettrici negli Stati Uniti, ma il suo vantaggio è diminuito negli ultimi mesi poiché i concorrenti offrono una serie di alternative convenienti. La società deteneva una quota di mercato del 65% dei veicoli elettrici di nuova immatricolazione negli Stati Uniti fino al terzo trimestre del 2022, in calo rispetto al 71% nel 2021 e al 79% nel 2020, secondo il rapporto.

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