Salute: pediatri Usa, l’obesità infantile è una malattia cronica, da curare anche con chirurgia

E’ una piccola rivoluzione quella dell’American Academy of Pedriatics,  la società statunitense americana di pediatria, che, pubblicando le nuove linee guida per il trattamento dell’obesità infantile , ha sottolineato la necessità di un trattamento precoce e intensivo non escludendo, per la prima volta, il ricorso a interventi chirugici. La guida arriva mentre non accenna ad attenuarsi la parabola ascendente dei tassi di obesità infantile che hanno continuato ad aumentare nell’ultimo decennio e mezzo, passando dal 17% al 20% , secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention. Dagli anni ’80, i tassi di obesità sono triplicati nei bambini e quadruplicati negli adolescenti, con picchi determinati anche dalle conseguenze della pandemia. I dati dei Centers for Disease Control and Prevention  dicono che l’obesità colpisce quasi 15 milioni di bambini e adolescenti negli Stati Uniti, con conseguenze sulla salute fisica, tra cui il diabete di tipo 2 e l’ipertensione, ma ha anche un impatto su quella mentale. Leggendo le nuove linee guida emerge che l’obesità è una condizione complessa e cronica. Per contrastarla occorrono innanzitutto radicali  cambiamenti comportamentali e dello stile di vita, ma la  American Academy of Pedriatics include anche raccomandazioni per farmaci anti-obesità e interventi chirurgici. I pediatri americani concordano sull’efficacia della terapia dell’obesità, che ora si deve riconoscere come una malattia cronica e che come tale deve essere affrontata.  Per i bambini con obesità dai 6 anni in su – e in alcuni casi dai 2 ai 5 anni – il primo approccio dovrebbe essere lavorare con i pediatri e altri operatori sanitari sui cambiamenti del comportamento e dello stile di vita. Per i bambini dai 12 anni in su, uno dei principali cambiamenti nelle raccomandazioni è l’inclusione di farmaci anti-obesità e interventi chirurgici per la perdita di peso insieme ai cambiamenti dello stile di vita.  Le nuove linee guida non affrontano direttamente la prevenzione dell’obesità – che arriverà nelle linee guida future – ma sottolineano l’importanza di incanalare fondi nelle politiche di salute pubblica volte alla prevenzione dell’obesità. Ciò include la creazione di quartieri sicuri e percorribili, dotando le scuole degli strumenti di cui hanno bisogno per sostenere stili di vita sani durante l’infanzia e assicurandosi che tutti abbiano pari accesso a cibo sano a prezzi accessibili, che non è ancora una realtà.

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