Alcuni documenti riservati, che risalgono al periodo in cui Joe Biden era il vice di Barack Obama, sono stati scoperti lo scorso autunno in un ufficio privato un tempo usato dall’attuale presidente, inducendo il procuratore generale Merrick Garland a chiedere alla procura di Chicago di indagare. Gli avvocati di Biden affermano di avere trovato i documenti a novembre, durante la chiusura di un ufficio a Washington – il Penn Biden Center for Diplomacy and Global Engagement -, che l’attuale presidente ha utilizzato durante il periodo di collaborazione con l’Università della Pennsylvania, dove è stato professore onorario dal 2017 al 2019. Secondo fonti citate dalla Cnn, nell’ufficio un tempo nella disponibilità di Biden sono stati trovati meno di una dozzina di documenti riservati, il cui contenuto al momento non è noto. Negli Stati Uniti, i titolari di cariche federali sono tenuti per legge a restituire documenti ufficiali e classificati al termine del loro servizio governativo. La notizia ha innescato le proteste dei repubblicani che chiedono per Biden le stesse ”attenzioni” riservate a Trump, che aveva trattenuto indebitamente centinaia di documenti top secret, scoperti poi nel corso di una perquisizione nella sua residenza in Florida. “La Casa Bianca – ha detto in una dichiarazione Richard Sauber, consigliere speciale di Biden – sta collaborando con gli archivi nazionali e il Dipartimento di giustizia per quanto riguarda la scoperta di quelli che sembrano essere documenti dell’amministrazione Obama-Biden, incluso un piccolo numero di documenti con contrassegni classificati. I documenti sono stati scoperti quando gli avvocati personali del presidente stavano impacchettando i file custoditi in un armadio chiuso a chiave per prepararsi a liberare uno spazio ufficio presso il Penn Biden Center di Washington, DC. Il presidente ha utilizzato periodicamente questo spazio dalla metà del 2017 fino all’inizio della campagna del 2020 . Il giorno di questa scoperta, il 2 novembre 2022, l’ufficio del consiglio della Casa Bianca ha notificato agli archivi nazionali. L’Archivio ha preso possesso dei materiali la mattina seguente”. ”La scoperta di questi documenti è stata fatta dagli avvocati del presidente”, ha aggiunto Sauber. “I documenti non sono stati oggetto di alcuna precedente richiesta o indagine da parte degli Archivi. Da quella scoperta, gli avvocati personali del presidente hanno collaborato con gli Archivi e il Dipartimento di Giustizia in un processo per garantire che tutti i documenti dell’amministrazione Obama-Biden siano adeguatamente in possesso degli Archivi”. I materiali classificati includevano alcuni file top-secret con la designazione di “informazioni compartimentate sensibili”, che viene utilizzata per informazioni altamente sensibili ottenute da fonti di intelligence. Dopo la scoperta, gli avvocati di Biden hanno immediatamente contattato la National Archives and Records Administration, che ha iniziato a indagare sulla questione.
La scoperta dei materiali arriva mentre il consigliere speciale Jack Smith sta indagando sull’ex presidente Donald Trump per la potenziale cattiva gestione di documenti riservati nel suo resort di Mar-a-Lago in Florida. La scoperta dei documenti in quello che era un ufficio di Biden ha provocato l’immediata reazione dei repubblicani. Come il deputato James Comer: ”Il presidente Biden è stato molto critico nei confronti del presidente Trump che ha portato per errore documenti riservati alla residenza o ovunque e ora sembra che abbia fatto lo stesso, Che ironia”. Ma le due vicende sono diverse: gli avvocati di Biden, non appena scopeti i documenti, si sono messi immediatamente in contatto con la National Archives and Records Administration, consegnandoli; i documenti scoperti nel resort di Mar-a-Lago sono stati scoperti a seguito di una perquisizione eseguita quando si era avuta la certezza che Trump ne detenesse ancora molti, non avendoli consegnati insieme ad altri.