domenica2 Aprile 2023
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Covid: Cina, la carenza dei farmaci alimenta la corsa al mercato parallelo

Sempre più cinesi, davanti al moltiplicarsi dei contagi da Covid-19 e all’impossibilità di accedere ai farmaci per contrastarli, si rivolgono...

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Sempre più cinesi, davanti al moltiplicarsi dei contagi da Covid-19 e all’impossibilità di accedere ai farmaci per contrastarli, si rivolgono a canali paralleli a rispetto a quelli ufficiali.  E i farmaci maggiormente cercati – a fronte di una pandemia che sta colpendo duramente le fasce più anziane della popolazione – sono quelli occidentali, difficilmente reperibili. Secondo un reportage della Cnn, nelle ultime settimane si è scatenata una corsa al mercato nero, alimentato soprattutto da importazioni illegali di generici di produzione indiana di Paxlovid di Pfizer e molnupiravir di Merck. Con prezzi che spesso sono di otto volte il prezzo di  mercato. Ad una situazione di fatto grave si sono aggiunte le preoccupazioni nate dopo l’annuncio che il governo non era riuscito a raggiungere un accordo con Pfizer per includere Paxlovid nel suo piano assicurativo nazionale, perché, hanno riferito dei funzionari, il prezzo richiesto era troppo alto. Tale decisione potrebbe significare che dopo il 31 marzo il farmaco sarà disponibile solo per coloro che possono permettersi di pagare il prezzo intero, con tariffe attuali secondo quanto riferito intorno a 1.900 yuan (280 dollari) per ciclo di somministrazione. Paxlovid ha dimostrato di ridurre il rischio di morte e ospedalizzazione in pazienti ad alto rischio se utilizzato subito dopo l’insorgenza dei sintomi. Lo scorso febbraio, il farmaco, ampiamente utilizzato nei Paesi sviluppati, è diventato la prima pillola orale specifica per Covid ad essere autorizzata in Cina. L’insieme dei fattori dei prezzi e delle carenze, quasi un anno dopo che Paxlovid è stato autorizzato per la prima volta e mesi dopo che Pfizer ha sfruttato un produttore di farmaci nazionale per la produzione locale, mostrano le sfide che la Cina deve affrontare mentre il suo governo è alle prese con la domanda di trattamenti per la sua popolazione di 1,4 miliardi dopo aver bruscamente ridotto la sua politica di rigorosi controlli il mese scorso. Attualmente, la pillola importata da Pfizer è disponibile negli ospedali della comunità in alcune città, tra cui Pechino, Shanghai, Tianjin e Guangzhou, secondo i media statali. Viene anche venduto su diverse piattaforme di e-commerce.

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