Non si ferma la strategia russa di radere a suolo le città dell’Ucraina, coinvolgendo anche i civili negli attacchi alle infrastrutture sensibili. Ieri un attacco missilistico ha colpito un condominio a Dnipro, causando la morte di almeno venti persone. Le operazioni di soccorso stanno continuando anche oggi perché sotto le macerie ci sarebbero dei sopravvissuti che chiedono aiuto inviando messaggi con i telefoni. Gli attacchi di ieri hanno avuto come obiettivo anche altre città: con la capitale Kiev, anche Kharkiv e Odessa.
Gran parte dell’Ucraina è ora sotto un blackout energetico dopo che i missili hanno colpito le infrastrutture elettriche in diverse città. La notizia che la Gran Bretagna avrebbe inviato all’Ucraina carri armati Challenger ha provocato la durissima risposta di Mosca, molto simile ad una minaccia: inviare armi a Kiev intensificherà gli attacchi anche contro i civili. Ieri, nelle ore in cui il Paese era sotto attacco, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’offensiva russa contro obiettivi civili potrebbe essere fermata solo se i partner occidentali dell’Ucraina fornissero le armi necessarie.
“Cosa è necessario per questo? Quelle armi che sono nei depositi dei nostri partner e che i nostri soldati stanno aspettando così tanto”, ha detto nel suo video discorso notturno, aggiungendo che le sue forze hanno abbattuto più di 20 missili russi su 30 lanciati.
Il devastante attacco a Dnipro ha colpito l’ingresso di un edificio di nove piani, trasformando diversi piani in macerie fumanti e lasciando 73 feriti, tra cui 14 bambini, hanno detto funzionari ucraini, in quello che probabilmente sarà il peggior attacco degli ultimi mesi. Una folla considerevole si è radunata per assistere ai soccorsi, mentre altri si sono uniti ai soccorritori nella disperata ricerca di sopravvissuti, cercando di rimuovere a mani nude le macerie. Nel suo discorso, Zelensky ha detto che lo sgombero dei detriti a Dnipro sarebbe continuato per tutta la notte: “Stiamo combattendo per ogni persona, ogni vita”. Finora, 38 persone sono state salvate dall’edificio, tra cui sei bambini, dicono i soccorritori. Non ci sono ancora informazioni sul motivo per cui il condominio sia stato oggetto dell’attacco, in quanto si trova a una certa distanza dalla centrale elettrica più vicina. In un giorno in cui la Russia sembrava intenzionata, ancora una volta, a prendere di mira la rete energetica dell’Ucraina, quanto accaduto a Dnipro potrebbe essere attribuito all’utilizzo di missili meno precisi nell’arsenale russo.
La società energetica statale ucraina Ukrenergo ha affermato in precedenza che i limiti di consumo 24 ore su 24 sono stati fissati per tutte le regioni fino a mezzanotte ora locale.
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