Quando tutti erano convinti che le immagini del calvario degli ebrei del ghetto di Varsavia, nel 1943, fossero tutte conosciute, ecco che dal passato è emersa una serie di fotografie inedite. Le ha presentate il Museo di storia ebraica di Varsavia: si tratta di un gruppo di foto scattate in segreto durante l’insurrezione del ghetto di Varsavia del 1943, alcune delle quali ritraggono scene viste prima. Le immagini – una ventina in tutto i negativi – sono state recentemente scoperte in una collezione di famiglia. Le foto furono sono state scattate all’interno del ghetto di Varsavia da un vigile del fuoco polacco, Zbigniew Leszek Grzywaczewski, mentre i nazisti tedeschi stavano reprimendo brutalmente la rivolta del 1943. Grzywaczewsk, insieme a molti suoi colleghi, fu fatto intervenire dai tedeschi che, mentre davano fuoco al ghetto, ebbero il timore che le fiamme potessero estendersi e coinvolgere anche palazzi che non facevano parte dei quartieri abitati dagli ebrei. Per gli storici del museo l’importanza della scoperta sta nel fatto che le fotografie scattate da Grzywaczewski sono le uniche immagini conosciute della rivolta del ghetto che non sono state scattate dalla propaganda nazista. Grzywaczewski, che all’epoca aveva 23 anni e la cui famiglia cercò di salvare degli ebrei, pur sapendo a quali rischi poteva andare incontro, portò la sua macchina fotografica nel ghetto e ritrasse segretamente gli ebrei mentre venivano condotti a Umschlagplatz, l’area di detenzione dove le forze di occupazione tedesche li trattenevano prima della deportazione al campo di sterminio di Treblinka. A scoprire casualmente la collezione è stato il figlio di Grzywaczwski, Maciej. Alcune delle altre immagini ritratte da suo padre (morto nel 1993), comprese le foto che ritraggono gli ebrei deportati, sono conservate presso l’US Holocaust Memorial Museum di Washington. Quelle a Washington sono stampe che sono state ritagliate, mentre i negativi appena scoperti che offrono maggiori dettagli. L’angolazione o la messa a fuoco conferma che Grzywaczewski, ha scattato le fotografie di nascosto. Le fotografie saranno esposte in una mostra, dal titolo ”Intorno a noi un mare di fuoco”, che il Museo inaugurerà il 18 aprile, alla vigilia dell’80° anniversario dello scoppio della rivolta del ghetto di Varsavia. Il 19 aprile del 1943, alcune centinaia di giovani ebrei, malamente armati, cercarono di opporti ai nazisti che erano entrati nel ghetto per deportare i suoi abitanti sopravvissuti. La resistenza durò quasi un mese e fu la più grande rivolta degli ebrei durante la seconda guerra mondiale e la prima significativa contro l’occupazione tedesca in Europa. Finì tutto il 16 maggio 1943, quando i tedeschi, domata la rivolta, deportarono i sopravvissuti del ghetto nei campi di concentramento e di sterminio.