Assalto a Capitol Hill: arrestati tre Marines

Tre Marines, ancora in servizio attivo, sono stati arrestati con l’accusa di avere partecipato, a Washington, all’assalto al Campidoglio, il 6 gennaio del 2021. Secondo quanto reso noto dall’autorità giudiziaria, si tratta di Micah Coomer, Joshua Abate e Dodge Dale Hellonen, arrestati questa settimana con l’accusa di reato minore dopo lo stesso corpo dei  Marines ha aiutato gli investigatori a identificarli in filmati che ritraggono i sostenitori di Trump assaltare Capitol Hill.  Il maggiore Kevin Stephensen, portavoce del Corpo dei Marines, ha dichiarato di essere a conoscenza delle accuse e di “collaborare pienamente con le autorità competenti a sostegno delle indagini”.
Micah Coomer, dell’Indiana, è di stanza a Camp Pendleton, nel sud della California; Joshua Abate, della Virginia, è a Fort Meade nel Maryland; Dodge Dale Hellonen, del Michigan, è di stanza a Camp Lejeune della Carolina del Nord, secondo quanto reso noto dai Marines. I tre, secondo le autorità giudiziarie, hanno trascorso circa 52 minuti all’interno del Campidoglio. Ad un certo punto, mentre si trovavano nella rotonda, hanno messo un cappello rosso con scritto lo slogan della campagna elettorale di Trump “Make American Great Again” su una statua per fare delle foto.  Coomer ha pubblicato su Instagram foto che sembravano essere state scattate all’interno del Campidoglio con la didascalia “Felice di far parte della storia”, secondo i documenti del tribunale. Alla fine di gennaio 2021, Coomer ha scritto a un’altra persona dicendo di stare aspettando un ”boogaloo”, spiegando poi di riferirsi ad una nuova guerra civile. Il boogaloo è un movimento estremista antigovernativo e a favore delle armi. Il Pentagono ha detto che Abate è stato assegnato al Marine Cryptologic Support Battalion, che supporta la National Security Agency, una delle più grandi agenzie di intelligence statunitensi. Quasi 1.000 persone sono state accusate finora nella rivolta e il conteggio aumenta di settimana in settimana. Quasi 500 persone si sono dichiarate colpevoli di accuse legate a sommosse e più di tre dozzine sono state condannate al processo.

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