Israele: nuovo attentato; a sparare un tredicenne, due feriti

Poche ore dopo la strage davanti ad una sinagoga di Gerusalemme, che ha causato la morte di sette persone e il ferimento di altre dieci, questa mattina la città è stata teatro di un altro attentato. Un palestinese tredicenne ha ferito, a colpi di arma da fuoco, due persone, padre e figlio, nel quartiere palestinese di Silwan a Gerusalemme est, vicino alla storica Città Vecchia. I soccorritori hanno riferito che i feriti, di 47 e 23 anni, erano pienamente coscienti e in condizioni da moderate a gravi in ​​ospedale. L’attentatore, ferito ed arrestato dalla polizia, è stato portato in ospedale, ma non sono state date notizie sulle sue condizioni. Il video che ritrae  l’arrivo dell’attentatore in ospedale lo mostra su una barella e con indosso solo la biancheria intima. Cosa questa di prassi in casi del genere perché gli agenti vogliono controllare se, sotto i vestiti, gli attentatori indossino ordigni esplosivi. Le autorità hanno isolato la strada dove è avvenuta la sparatoria con nastro adesivo e veicoli di emergenza e forze di sicurezza hanno invaso l’area mentre gli elicotteri volteggiavano sopra di loro. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver dispiegato sabato un altro battaglione in Cisgiordania, aggiungendo altre centinaia di uomini a una presenza già in stato di massima allerta nel territorio occupato. Il primo ministro Benjamin ha detto che stasera, dopo la fine dello Shabbat, convocherà il suo gabinetto di sicurezza per discutere un’ulteriore risposta all’attacco vicino alla sinagoga, per il quale la polizia ha arrestato 42 membri della famiglia e vicini di casa dello sparatore per essere interrogati.

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