Indignazione, dolore, rabbia: sono tante le emozioni che ha provocato negli Stati Uniti la trasmissione del video che racconta il pestaggio subito da un giovane, Tire Nichols, per mano di cinque agenti di polizia a Memphis, in Tennessee, morto il10 gennaio, dopo tre giorni di agonia. Dopo che i telegiornali hanno trasmesso le immagini molte città, tra cui New York, sono state teatro di manifestazioni di protesta. A rendere più sconvolgente questa vicenda è il fatto che sia Nichols che i cinque agenti che lo hanno massacrato, anche quando era a terra, raggomitolato per difendersi dai colpi, sono neri. ”Mamma, mamma..” è stato il grido che è uscito dalla bocca del giovane (aveva 29 anni ed era padre di un bimbo di quattro) e che rimbomba in queste ore nei cuori inorriditi di un intero Paese. Il video è stato trasmesso da tutte le principali emittenti televisive ed è stata la somma di una ripresa fatta da una telecamera di sicurezza (collocata su un palo) e delle bodycam, che sono ormai obbligatorie per le polizia di moltissime città americane. Il filmato mostra due diversi momenti. Nel primo Tire Nichols subisce un maldestro tentativo di immobilizzazione dopo essere stato strattonato fuori dalla sua macchina, senza opporre resistenza, con una totale quanto evidente sproporzione di gesti violenti e tante invettive. ”Voglio solo tornare a casa.”, si sente dire dalla vittima che, in preda al terrore, cerca di fuggire a piedi. Nella seconda parte della sequenza, si vede Nichols, trovato in una strada deserta dagli agenti, essere prima bloccato e poi raggiunto da uno spruzzo di gas lacrimogeno, quindi preso a calci e pugni e bastonato con un manganello telescopico. Il bestiale pestaggio continua ancora, quando è palese che il giovane non riesce nemmeno a cercare di ripararsi dai colpi. I cinque agenti sono stati licenziati e accusati, oltre ad altre contestazioni, di omicidio, aggressione aggravata e sequestro di persona. “Sono tutti responsabili “, ha detto il procuratore Steve Mulroy, anche se il loro ruolo preciso potrebbe essere stato diverso. “Dov’era la loro umanità? Hanno picchiato mio figlio come una pignatta”, ha detto in lacrime alla CNN, la madre di Tire, RowVaughn Wells, riferendosi all’oggetto decorato pieno di caramelle e giocattoli che i bambini fracassano per trovarne il contenuto, secondo la tradizione messicana. Tire Nichols era un appassionato di skateboard e amava la fotografia, passione quest’ultima che forse gli è stata fatale, poiché, quando è stato fermato dagli agenti, tornava da un parco dove si era recato per fotografare il tramonto. Le autorità hanno deciso di non mandare in onda il video fino ieri sera, provocando un teso conto alla rovescia. Il capo della polizia di Memphis, Cerelyn Davis (la prima donna di colore nominata per questo incarico), ha spiegato che in prima serata le attività commerciali sarebbero state chiuse e i bambini sarebbero tornati a casa sani e salvi. Vale a dire che regnava la preoccupazione sull’impatto emotivo delle immagini.