La Banca d’Inghilterra è pronta ad aumentare, nei prossimi giorni, i tassi di interesse per la decima volta consecutiva. I mercati finanziari prevedono un aumento di 0,5 punti percentuali del tasso base della banca centrale al 4%, il livello più alto dalla crisi finanziaria del 2008. La misura arriva dopo nove aumenti dei tassi diretti dal Comitato di politica monetaria (MPC) della banca dal dicembre 2021. Dopo l’aumento dei tassi previsto questa settimana, la maggior parte degli economisti prevede un ulteriore balzo – al 4,25% a marzo –. Alla fine dell’anno scorso la Gran Bretagna era sull’orlo di una recessione prolungata poiché la crisi del costo della vita costringe le famiglie a ridurre le spese. Dopo l’impennata delle bollette energetiche e l’aumento del costo di una spesa settimanale, l’inflazione ha raggiunto l’11,1% in ottobre, ma è leggermente scesa a poco più del 10% in dicembre. Gli economisti hanno suggerito che il raffreddamento dell’inflazione potrebbe aiutare ad allentare la pressione sulla Banca per ulteriori aumenti dei tassi. I dati ufficiali, comunque, hanno mostrato una performance superiore alle attese per la crescita del prodotto interno lordo a novembre e segnali di resilienza nel mercato del lavoro. Intanto le famiglie sono sottoposte a crescenti pressioni dagli aumenti dei tassi, con ben 2,7 milioni di proprietari di case con mutui a tasso fisso a breve termine che dovrebbero pagare almeno 100 sterline al mese in più per rifinanziare i loro prestiti a tassi più alti. In ogni caso, bisognerà aspettare per capire se, come accaduto in dicembre, in seno al Comitato di politica monetaria della Banca d’Inghilterra si manifesteranno posizioni diverse, tra i sostenitori di un ulteriore aumento dei tassi e quelli che invece ritengono più opportuno non proseguire in questa politica.
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