Diverse località dell’Ucraina orientale – dove molte città sono bersaglio di un incessante bombardamento russo – sono teatro di feroci combattimenti. In particolare vicino alla città di Bakhmut, dove i mercenari del gruppo Wagner stanno alimentando continui assalti alle postazioni ucraine. Un attacco missilistico russo contro Kharkiv ha colpito anche un edificio residenziale di quattro piani provocando, secondo fonti ucraine, la morte di una anziana e il ferimento di altre persone. Altri tre morti sono segnalati a Kherson, sempre a seguito di un attacco missilistico. Quanto sta accadendo in queste ore spinge Kiev a chiedere, con forza e nuovamente, la fornitura, alle Nazioni che ne stanno sostenendo militarmente la resistenza contro l’invasione russa, l’invio di aerei da combattimenti e sistemi missilistici a lungo raggio. La richiesta arriva dopo l’impegno preso, innanzitutto da Stati Uniti e Germania, di inviare, non appena concluso l’addestramento degli equipaggi ucraini, carri armati pesanti (gli Abrams americani, i Leopard 2 tedeschi). Ma. all’appello di Kiev, ha risposto il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ieri, in una intervista al quotidiano Tagesspiegel, ha detto che ”la questione degli aerei da combattimento non si pone nemmeno”, mettendo nuovamente in guardia contro il rischio di una escalation con Mosca. ”Non c’è guerra tra Nato e Russia”, ha detto, ribadendo poi che lui e il presidente Biden ”rifiutano di inviare truppe in Ucraina”.
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