venerdì31 Marzo 2023
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Pakistan: si aggrava il bilancio dell’attentato alla moschea, 88 morti

Si è aggravato il bilancio dell’attentato suicida ad una moschea sunnita di Peshawar: secondo la polizia locale il numero dei...

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Si è aggravato il bilancio dell’attentato suicida ad una moschea sunnita di Peshawar: secondo la polizia locale il numero dei morti è salito, nelle ultime ore, a 88. La moschea si trova all’interno di una importante struttura di polizia ed è sempre molto frequentata da agenti. Nel momento dell’esplosione nella moschea si trovavano più di 300 fedeli. Lo scoppio è stato talmente violento che parte del tempio è crollata, ferendo molti fedeli. Tanto che i soccorritori hanno dovuto rimuovere a mani nude cumuli di detriti per raggiungere i fedeli ancora intrappolati sotto le macerie. Un portavoce dell’ospedale governativo di Peshawar ha detto che la maggior parte dei morti e dei feriti erano poliziotti. Le ricerche continuano, perché si teme che ci siano altre persone sotto le macerie. Si stima che i feriti siano circa 150. Intanto sono già cominciate le cerimonie funebri per le vittime, sepolte in vari cimiteri della città, ma anche in centri vicini.                                                                                                                                                        Le indagini stanno ora cercando di capire come l’attentatore sia potuto arrivare dentro la moschea, cosa che confermerebbe gravi falle nei sistemi di sicurezza, tenendo conto che, trovandosi la moschea in un compound della polizia, era sicuramente un obiettivo sensibile, potenziale bersaglio di attentati. Anche se le autorità non hanno ancora formulato ipotesi su chi ci sia dietro l’attentato,  poco dopo l’esplosione, Sarbakaf Mohmand, un comandante dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell’attacco in un post su Twitter. Ma questa rivendicazione è stata smentita da un portavoce dei talebani, Mohammad Khurasani, che ha detto che non è la politica del suo gruppo prendere di mira moschee, seminari e luoghi religiosi. Ma, nella sua dichiarazione, Khurasani non ha fatto cenno alla rivendicazione di Mohmand.          Il Pakistan, che è per lo più musulmano sunnita, ha visto un’ondata di attacchi militanti da novembre, quando i talebani pakistani hanno posto fine al cessate il fuoco con le forze governative.
I talebani pakistani hanno una forte presenza nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa e Peshawar è stata teatro di frequenti attacchi militanti. Nel 2014, una fazione talebana pakistana ha attaccato una scuola gestita dall’esercito a Peshawar e ucciso 154 persone, per lo più scolari.

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