Nell’ultimo giorno, l’esercito russo ha effettuato tre attacchi aerei, quattro lanci di missili e circa 60 colpi di lanciarazzi multipli, che hanno preso di mira in particolare edifici residenziali a Kherson e Ochakiv, nel sud dell’Ucraina. Il resoconto è stato fatto oggi dell’esercito ucraino, che parla genericamente di vittime civili, senza specificarne il numero.
”Il nemico continua a compiere azioni offensive in direzione di Lyman e Bakhmut, subendo pesanti perdite (…) . C’è una demoralizzazione del personale delle unità della Federazione Russa di fronte alle decisioni della propria leadership politico-militare e il loro sfinimento dovuto all’intensità dei combattimenti ”, ha aggiunto un portavoce dell’esercito, nel suo punto di questa mattina. Dopo brevi incursioni in direzione di Pavlivka e Vuhledar, a sud-ovest di Donetsk, le forze russe – a giudizio dell’intelligence britannica – sembrano essere passate negli ultimi tre giorni a un’operazione più ampia per deviare l’esercito ucraino dal settore di Bakhmut,. ”È possibile che la Russia continui a fare progressi a livello locale in questo settore. È improbabile, tuttavia, che disponga di numeri sufficienti in riserva nella regione per compiere una significativa svolta operativa ”, scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto. Sul fronte politico, oggi si registrano le dichiarazioni di Boris Johnson, ex premier britannico, secondo il quale – come ha scritto oggi in un editoriale pubblicato dal Washington Post – Kiev deve aderire alla NATO e ricevere tutto ciò di cui ha bisogno per porre fine a questa guerra. ,So, ha scritto Johnson sull’adesione dell’Ucraina alla Nato, che ”in alcune capitali europee questo risultato sembrerà difficile da digerire, ma la logica è implacabile. Nell’interesse della stabilità e della pace, l’Ucraina ha ora bisogno di chiarezza sulla sua posizione nell’architettura di sicurezza euro-atlantica. Tutte le nostre evasioni e procrastinazioni sono finite in massacri ”. ”Abbiamo passato anni – ha aggiunto – a dire agli ucraini che avevamo una politica della ‘porta aperta’ nella NATO, che avevano il diritto di ‘scegliere il proprio destino’, e che la Russia non avrebbe dovuto esercitare il diritto di veto. E, nel frattempo, abbiamo apertamente fatto sapere a Mosca che l’Ucraina non avrebbe mai aderito all’alleanza, semplicemente perché molti membri della NATO eserciterebbero volontariamente il loro potere di veto. E qual è il risultato di tutta questa contraddizione? Il risultato è la guerra più grave in Europa da 80 anni”. Intanto il presidente francese Emmanuel Macron, che non ha escluso “in linea di principio” la consegna di aerei da combattimento all’Ucraina. Oggi pomeriggio Macron riceverà all’Eliseo il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, Scopo dell’incontro, secondo il comunicato dell’Eliseo, è “ribadire il suo pieno sostegno all’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa e ricordare la disponibilità della Francia a soddisfare le esigenze delle forze armate ucraine”.