La Federal Reserve aumenterà il suo tasso di prestito a breve termine di un altro 0,25%, una decisione attesa e che conferma lo sforzo per raffreddare l’economia e ridurre l’inflazione. La Fed ha proposto una serie di aumenti dei costi di indebitamento mentre cerca di ridurre drasticamente gli aumenti dei prezzi rallentando l’economia e soffocando la domanda. L’approccio, tuttavia, secondo il giudizio di molti economisti, rischia di far precipitare l’economia statunitense in recessione e di far perdere il lavoro a milioni di persone. La nuova mossa della Federal Reserve arriva dopo che i dati ufficiali hanno segnalato, a dicembre, un rallentamento dell’inflazione, il sesto consecutivo. Da parte sua, il presidente della Fed, Jerome Powell , ha promesso di continuare la lotta contro l’inflazione, pur riconoscendo che è diminuita negli ultimi mesi. Ma, ha detto, rimane troppo alta e quindi i tassi di interesse dovranno rimanere elevati per riportarla livelli normali. “Senza la stabilità dei prezzi, l’economia non funziona per nessuno – ha detto – Avremo bisogno di prove sostanzialmente maggiori per essere fiduciosi che l’inflazione sia su un percorso discendente sostenuto”. “Manterremo la rotta fino a quando il lavoro non sarà terminato”, ha aggiunto. In una nota ufficiale, la Federal Reserve ha affermato di rimanere “molto attenta ai rischi di inflazione”, aggiungendo che il tasso di interesse di riferimento richiederebbe “aumenti continui” per riportare l’inflazione a livelli normali. I prezzi al consumo sono aumentati del 6,5% nel periodo annuale terminato a dicembre, il che rappresenta un significativo rallentamento rispetto al picco estivo, ma rimane più del triplo del tasso di inflazione obiettivo della Fed del 2%. La Fed è ancora “fortemente impegnata a riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%”, ha affermato mercoledì la banca centrale in una dichiarazione. I dati del governo della scorsa settimana hanno mostrato che l’economia statunitense è cresciuta in modo robusto alla fine dello scorso anno, sfidando le preoccupazioni per un’imminente recessione. Tuttavia, la maggior parte degli economisti prevede una recessione entro la fine dell’anno, poiché gli aumenti dei tassi di interesse pesano sull’economia.