Abbattuto il sospetto pallone-spia cinese; l’ira di Pechino

Il pallone aerostatico cinese, che da qualche giorno volava sul territorio degli Stati Uniti, è stato abbattuto per ordine del presidente Joe Biden. A darne l’annuncio è stato il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, che ha riferito che il pallone di sorveglianza cinese è stato abbattuto da un aereo da combattimento mentre si allontanava dalla costa della Carolina del Sud.                                                                                                 “Questo pomeriggio, sotto la direzione del presidente Biden – ha dichiarato Austin con una nota – , un aereo da combattimento statunitense, assegnato al Comando settentrionale,  ha abbattuto con successo il pallone di sorveglianza ad alta quota, appartenente alla Repubblica popolare cinese, sulle acque al largo della costa della Carolina del Sud, nello spazio aereo degli Stati Uniti. Il pallone, utilizzato nel tentativo di sorvegliare siti strategici negli Stati Uniti continentali, è stato abbattuto sopra le acque territoriali statunitensi”. L’ipotesi di abbattere il pallone quando ancora si trovava sulla terraferma è stata accantonata perché rappresentava ”un rischio eccessivo per le persone in una vasta area a causa delle dimensioni e dell’altitudine del pallone e del suo carico utile di sorveglianza”. “L’azione deliberata e legittima di oggi dimostra che il presidente Biden e il suo team per la sicurezza nazionale metteranno sempre al primo posto la sicurezza e l’incolumità del popolo americano, rispondendo in modo efficace all’inaccettabile violazione della nostra sovranità da parte della Repubblica popolare cinese”, ha affermato Austin. Lo stesso Biden ha confermato d’essere stato lui a chiedere l’abbattimento del pallone cinese. “L’hanno abbattuto con successo e voglio complimentarmi con i nostri aviatori che l’hanno fatto, e avremo altro da riferire su questo un po’ più tardi”, ha detto.                                                                          Il pallone è colpito, alle 14:39 (ora locale) , da un singolo caccia F-22, della base aeronautica di Langley, in Virginia, che ha lanciato un singolo missile aria-aria AIM-9X. Dopo l’abbattimento,  diverse navi della Marina e della Guardia Costiera americane hanno perimetrato l’area dove sono caduti i detriti, che si sta cercando di recuperare “per garantire la sicurezza dei civili statunitensi”.                                                  Alla notizia dell’abbattimento, la Cina, con una nota del ministero degli Esteri,  di Pechino ha espresso ”la sua forte insoddisfazione e protesta contro l’uso della forza da parte degli Stati Uniti per attaccare i dirigibili civili senza pilota”. Nella nota, il ministero degli Esteri di Pechino ha affermato che aveva detto agli Stati Uniti che il pallone era un dirigibile “per uso civile ed è entrato negli Stati Uniti a causa di forza maggiore, il che è stato del tutto accidentale. La Cina richiede chiaramente agli Stati Uniti di gestirlo correttamente in modo calmo, professionale e sobrio”. La Cina ha osservato che il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato che il pallone non rappresentava una minaccia militare o personale. “In queste circostanze, per gli Stati Uniti insistere sull’uso della forza armata è chiaramente una reazione eccessiva che viola gravemente le convenzioni internazionali”, afferma la dichiarazione. “La Cina difenderà risolutamente i diritti e gli interessi legittimi dell’impresa coinvolta e si riserva il diritto di rispondere ulteriormente”. Un alto funzionario statunitense ha respinto l’affermazione della Cina secondo cui il loro pallone era per rilevazioni meteorologiche, sostenendo che era destinato alla sorveglianza. “Il suo percorso sugli Stati Uniti vicino a molti siti potenzialmente sensibili contraddice la spiegazione del governo cinese secondo cui si tratta di un pallone meteorologico”, ha detto un alto funzionario dell’amministrazione. Il funzionario ha osservato che il sospetto pallone spia non operava solo negli Stati Uniti, ma era stato avvistato in cinque continenti.

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