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DUEMILA23

Terremoto: si aggrava il bilancio dei morti in Turchia e Siria, almeno 4.300

Potrebbe essere già vicino a cinquemila  morti il bilancio delle scosse di terremoto che ieri hanno devastato la Turchia meridionale...

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Potrebbe essere già vicino a cinquemila  morti il bilancio delle scosse di terremoto che ieri hanno devastato la Turchia meridionale e alcune vaste aree della Siria. L’opera dei soccorritori sta proseguendo incessante, nonostante le enormi difficoltà che devono affrontare, ostacolati anche dalle avverse condizioni atmosferiche, con freddo intenso e, a tratti, violente piogge.
La macchina dei soccorsi lavora incessantemente. Secondo l’agenzia di emergenza turca AFAD,  più di 2.600 persone provenienti da 65 Paesi sono state inviate nell’area del disastro per assistere i soccorritori turchi. Questa mattina è arrivato ad Adana, in Turchia, il contingente dei vigili del fuoco. E’ composto da 50 vigili del fuoco dei team Usar di Toscana e Lazio. Si tratta di personale specializzato per la ricerca di dispersi sotto le macerie, che ha operato nelle analoghe emergenze in Italia e all’estero. Nel gruppo ci sono anche 11 sanitari e 6 unità del Dipartimento della Protezione civile. In totale sono state consegnate 300.000 coperte e più di 41.00 tende. La prima devastante scossa di magnitudo 7,8 della scala Richter – durata circa un minuto – ha colpito nei pressi di Gaziantep nelle prime ore di lunedì mentre la gente dormiva. Una seconda è stata registrata intorno alle 13:30 ora locale e si è trattata, secondo gli esperti, “non di una scossa di assestamento”. Nella sola Turchia, sempre secondo i dati raccolti dall’Afad,  sono stati contati 2.900 morti e 15 mila feriti.  I morti in Siria (ma anche qui si tratta di un bilancio provvisorio) le persone morte sarebbero 1.400 persone. I soccorritori turchi fatti arrivare nelle aree del sisma sono circa tredicimila.  Circa 6.217 edifici sono crollati e circa 7.840 persone sono state salvate dai detriti e dalle macerie, secondo i funzionari dell’AFAD. Intanto non rallenta l’attività sismica: sono 243 le scosse di assestamento registrate lungo la zona di confine tra Turchia e Siria.

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