Mentre Kiev giudica imminente una nuova offensiva russa, l’esercito di Mosca, fiancheggiato dai mercenari del gruppo Wagner, sta gradualmente accentuando la pressione sulle linee ucraine, sperando di fasi trovare in una posizione migliore quando arriveranno agli ucraini le armi (soprattutto veicoli corazzati e carri armati) promessi dall’Occidente. L’intensità dei bombardamenti di artiglieria e assalti combinati è aumentato notevolmente da metà gennaio lungo l’intera linea del fronte del Donbass, da Vouhledar (a sud-est di Donetsk) a Svatove nella regione di Lughansk. Si tratta di circa 250 chilometri di fronte, dove l’esercito ucraino riesce con grandi difficoltà a contenere gli attacchi quotidiani. Secondo Vadym Skibitsky, vice capo dell’intelligence della difesa ucraina, “la Russia mobiliterà da 300.000 a 500.000 persone per svolgere operazioni offensive nell’Ucraina meridionale e orientale nella primavera e nell’estate del 2023”. Intanto, sul fronte diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato invitato a partecipare a “un futuro vertice” dei Ventisette . La visita potrebbe avvenire già nei prossimi giorni, cioè giovedì, in occasione di una riunione dei capi di Stato e di governo dei Ventisette.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ieri ha espresso allarme per il rischio di una “guerra più ampia” in Ucraina . “Le prospettive di pace continuano a ridursi. I rischi di un’ulteriore escalation e carneficina continuano a crescere “, ha detto.