La scorsa notte l’esercito americano ha recuperato i sensori chiave (che si ritiene siano utilizzati per raccogliere dati di intelligence) dal presunto pallone spia cinese abbattuto il 4 febbraio, mentre permane il mistero sugli altri tre che hanno sorvolato il Nord America. “Le squadre sono state in grado di recuperare resti significativi , compresi tutti i sensori prioritari e le parti elettroniche, nonché ampie sezioni della struttura”, ha dichiarato il Comando settentrionale dell’esercito americano in una nota. Ma, mentre si studiano i resti recuperati, cresce di giorno in giorno il mistero e anche le perplessità sulla strategia del presidente Biden, che non si è ancora pronunciato sull’escalation della crisi. Biden, con il primo ministro canadese Justin Trudeau (uno degli oggetti è stato intercettato a abbattuto da un aereo americano sullo Yukon, nel nord-ovest canadese) , ha discusso dell’importanza di recuperare i resti del dispositivo per identificarlo e scoprire la sua vera missione. La spiegazione del silenzio di Biden potrebbe risiedere nella mancanza di informazioni sugli oggetti e, quindi, sui rischi di una dichiarazione fatta in assenza di certezze sull’origine dei dispositivi volanti e sulla loro missione. Se con il primo pallone, il più grande e quello che volava alla quota più alta dei quattro, era chiara l’origine cinese, con questi tre nuovi oggetti le informazioni al momento sono molto scarse . Su questo si deve registrare la presa di posizione del senatore Michael Bennet, secondo il quale è giunto il momento di spiegare. “Il popolo americano merita risposte tempestive sugli oggetti che sono stati abbattuti sul Lago Huron, in Alaska e in Canada questo fine settimana”, ha affermato. “Dobbiamo capire la natura della minaccia alla nostra sicurezza nazionale. Come membro del Senate Intelligence Committee mi aspetto di ricevere informazioni su questi incidenti all’inizio di questa settimana”.
