Ennesima strage negli Stati Uniti, dove il dibattito sulla libera circolazione della armi si riaccende sempre dopo efferati fatti di sangue. Un uomo è stato arrestato, in una piccola città del Mississippi, con l’accusa di avere ucciso sei persone a colpi di arma da fuoco. Secondo quanto reso noto della Polizia, sparatorie sono avvenute intorno alle 12:30 (ora locale) in tre località ad Arkabutla, nella contea di Tate (una comunità di nemmeno 300 abitanti, nota forse solo per avere dato i natali al pluripremiato attore James Earl Jones), che si trova a circa 40 miglia a sud del centro di Memphis, nel Tennessee. Lo sparatore è stato arrestato: si tratta di Richard Dale Crum, 52 anni, di Arkabulta. “In questo momento, crediamo che abbia agito da solo”, ha detto in una dichiarazione il governatore del Mississippi Tate Reeves, che ha precisato che il movente non è ancora noto. Una delle persone uccise sarebbe stata l’ex moglie di Crum, che non ha opposto resistenza agli agenti che lo restavano. L’omicida è stato trovato in possesso di due pistole e un fucile a colpo singolo.
L’ufficio dello sceriffo ha dichiarato che l’indagine è nelle fasi iniziali. Almeno una vittima è stata uccisa a colpi di arma da fuoco davanti ad un stazione di servizio, a poca distanza da un minimarket. Appresa la notizia, il presidente Biden ha espresso cordoglio, rinnovando ancora una volta la richiesta al Congresso affinché legiferi sul delicato tema delle armi. ”Jill e io – ha affermato Biden in una dichiarazione – siamo in lutto per i sei morti nelle violenze di oggi nella contea di Tate, Mississippi, come abbiamo fatto per troppi americani. Siamo addolorati con le loro famiglie e con gli americani a livello nazionale poiché la violenza armata miete ancora più vite”. Biden ha invitato il Congresso a richiedere controlli dei precedenti su chi acquista armi, a vietare le “armi d’assalto” e i caricatori ad alta capacità.
