Il debito delle carte di credito al consumo degli Stati Uniti è balzato a quasi un trilione di dollari. Il forte indebitamento è contenuto in un rapporto della Federal Reserve Bank di New York, secondo il quale i saldi delle carte di credito sono aumentati di oltre 60 miliardi di dollari nei tre mesi terminati a dicembre, portando l’importo totale del debito delle carte di credito statunitensi al massimo storico di 986 miliardi di dollari. Il saldo delle carte di credito alle stelle ha coinciso con un aumento dei tassi di interesse pagati su tale debito, incidendo sui i bilanci delle famiglie mentre l’inflazione elevata erode i risparmi che molti hanno accumulato durante la pandemia. Il tasso di interesse medio delle carte di credito offerto negli Stati Uniti negli ultimi tre mesi del 2022 si è attestato al 21,6%, secondo una analisi, con un balzo rispetto al 18% circa dell’anno precedente. Una serie aggressiva di rialzi dei tassi d’interesse imposti dalla Federal Reserve ha provocato l’impennata dei tassi delle carte di credito. Complessivamente, il debito totale delle famiglie è aumentato negli ultimi tre mesi del 2022, balzando del 2,4% a quasi 17 trilioni di dollari, ha rilevato la Fed di New York. Nonostante alcuni indicatori che suggeriscono un calo della forza dei consumatori, le vendite al dettaglio sono aumentate a gennaio, secondo i dati del governo. Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate del 3% a gennaio rispetto al mese precedente, superando l’aumento del 2% previsto dagi analisti. Le vendite al dettaglio erano diminuite a dicembre, nonostante i tipico rialzo legato allo shopping natalizio. I prezzi al consumo sono aumentati del 6,4% a gennaio rispetto a un anno fa, in lieve calo ma comunque elevati.