sabato3 Giugno 2023
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Domani la Meloni vede Bin Zayed il Presidente degli Uae.

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A quanto si apprende, in occasione della visita del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, negli Emirati Arabi Uniti, a seguito dell’incontro in programma domattina con il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, saranno firmati: una dichiarazione d’intenti sul partenariato strategico; una dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop28; un accordo di cooperazione fra Eni e Adnoc che coprirà molteplici ambiti della transizione energetica.

Rapporti

Se il passaggio in India è servito a rafforzare i rapporti con il governo di Narendra Modi rilanciando le ambizioni dell’Italia anche nell’area dell’Indo-Pacifico, con il suo arrivo ad Abu Dhabi – seconda tappa della missione in Asia e nel Golfo Persico – Giorgia Meloni prova a ricucire e a rinsaldare le relazioni diplomatiche tra Italia ed Emirati Arabi, che negli ultimi tempi hanno registrato più di una turbolenza. Basti pensare al naufragio della trattativa Etihad-Alitalia, finita nelle aule dei tribunali, o all’embargo sulla vendita di armi agli Emirati Arabi introdotto dal governo Conte come conseguenza del loro coinvolgimento nel conflitto nello Yemen; decisione che irritò non poco gli Emiri, i quali ‘risposero’ vietando a un aereo italiano con a bordo l’allora ministro della Difesa Lorenzo Guerini di atterrare in Afghanistan. Ne scaturì uno spinoso caso diplomatico che oggi i governi dei due paesi vogliono definitivamente archiviare con l’avvio di nuove partnership in diversi settori cruciali.

Del resto, già la visita del ministro Guido Crosetto lo scorso 7 febbraio (primo esponente del governo Meloni a recarsi nello Stato del Golfo) aveva rappresentato un segnale importante della ripresa dei rapporti bilaterali tra i due paesi. Ad Abu Dhabi dunque si volta pagina, anche perché l’inquilina di Palazzo Chigi punta molto sugli Emirati come interlocutore politico per potenziare il dialogo con tutta l’area del Golfo. Meloni arriva nella Capitale emiratina accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Ad accoglierla ci sono l’ambasciatore d’Italia negli Eau, Lorenzo Fanara, e il ministro dell’Industria e della Tecnologia avanzata nonché presidente designato della Cop28, Sultan Al Jaber, con il quale la premier ha subito un colloquio in aeroporto. Domani invece Meloni – che alloggia nel lussuoso hotel Emirates Palace, composto da 390 residenze – sarà ricevuta dal Presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan.

In occasione dell’incontro saranno firmate due dichiarazioni di carattere istituzionale: una dichiarazione d’intenti sul partenariato strategico e un’altra sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della Cop28. Ma il viaggio della delegazione italiana nel Golfo farà da traino anche a un altro importante accordo, quello di cooperazione fra Eni e Adnoc – la compagnia petrolifera nazionale di Abu Dhabi – che coprirà molteplici ambiti della transizione energetica. Sarà presente alla firma dell’accordo l’ad del ‘cane a sei zampe’, Claudio Descalzi.

Eni chiude accordo con Adnoc

Per la multinazionale italiana si tratta di un rafforzamento delle proprie attività in questa regione. Eni è infatti presente negli Emirati Arabi Uniti dal 2018 nei settori dell’esplorazione, sviluppo e produzione di idrocarburi, nella raffinazione, nel trading e nella chimica, ed è entrata ad Abu Dhabi nel 2018 con l’acquisizione di partecipazioni in due concessioni offshore per l’accesso ai giacimenti giant in produzione di Lower Zakum, Umm Shaif e Nasr. Con una produzione di 60mila barili di olio equivalente al giorno (kboed), l’Eni oggi figura tra i maggiori operatori internazionali nel paese.

Al centro dei colloqui di domani tra le delegazioni anche le fruttuose relazioni commerciali tra i due paesi, che vedono gli Emirati Arabi – dove operano oltre 600 imprese italiane – attestarsi come primo fornitore e primo mercato di sbocco per l’Italia dell’area ‘Mena’ (Middle East and North Africa), e quelle culturali (ad Abu Dhabi è stato recentemente inaugurato il primo Istituto Italiano di Cultura nell’area del Golfo). Per il ministro degli Esteri Tajani “qui ci sono anche tante opportunità per le nostre imprese, anche nei settori innovazione e agroalimentare. Sicurezza energetica e alimentare sono una nostra priorità”, scrive su Twitter il titolare della Farnesina, che è stato il primo ministro degli Esteri a visitare la Casa della Famiglia abramitica ad Abu Dhabi: “Tre luoghi di culto vicini che incoraggiano il dialogo interreligioso. Qui cristiani, mussulmani ed ebrei convivono nella tolleranza e nel rispetto reciproci”.

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