Ancora tensione nelle carceri Italiane ma la politica è latitante.
“In pochi giorni nel carcere di Teramo è successo di tutto. Mercoledì un detenuto nel Reparto Osservazione, mentre era in Infermeria per una visita, ha preso un estintore il cui contenuto è poi stato sversato contro gli agenti. Ha poi tentato di sequestrare il poliziotto di servizio nel Reparto e il giorno dopo ha sferrato una testata all’Ispettore che lo stava riportando in cella”. Lo denuncia il Segretario regionale per l’Abruzzo del Sappe, Giuseppe Ninu. “Ma non è finita – interviene Giuseppe Pallini, segretario provinciale di Teramo – ieri un detenuto nordafricano ha tentato di sgozzarsi dopo il ritrovamento di farmaci e due telefoni cellulare nella sua cella. L’uomo, con una lametta in mano, è stato bloccato in tempo da tre poliziotti che lo hanno disarmato, mettendolo in sicurezza”.
“Il personale di Polizia Penitenziaria che lavora a Teramo e in tutta la Regione è ormai piombato nello sconforto più totale – concludono i sindacalisti abruzzesi – sentendosi abbandonato dagli organi superiori e dalle istituzioni”. “Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle detentive delle carceri, per adulti e minori – aggiunge Donaro Capece, segretario generale del Sappe – Mi riferisco alla necessità di nuove assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui non c’è traccia alcuna in periferia”.
Interrogazione dei deputati al governo regionale.
Potenziare i servizi sanitari e di continuità assistenziale nelle strutture carcerarie siciliane per garantire sicurezza e assistenza qualificata sia al personale in servizio che ai detenuti. E’ il tema dell’interrogazione presentata dal gruppo Pd all’Ars, primo firmatario il deputato trapanese Dario Safina, al governo regionale e all’assessore alla Salute Giovanna Volo. Il decreto legislativo 222 del 2015 ha infatti trasferito alla Sanità regionale tutte le funzioni sanitarie penitenziarie ma il servizio istituito presso l’Asp non prevede una regolare attività di informazione e controllo sanitario per le patologie infettive per il personale di Polizia Penitenziaria, né è stata ancora prevista una dotazione organica che individui i titolari di Guardia Medica per assicurare ai detenuti uno staff medico stabile ed aggiornato.
“E’ indispensabile – sottolineano i deputati Pd – mantenere livelli di assistenza medica h24 e potenziare le prestazioni specialistiche all’interno delle carceri per evitare l’affollamento nei reparti ospedalieri, anche mediante l’attivazione del servizio di telemedicina. Inoltre, è necessario rafforzare l’istituzione delle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS) che consentano il corretto espletamento delle funzioni terapeutico-riabilitative per i pazienti interni nel campo della salute mentale e delle dipendenze patologiche. Infine, è necessario rafforzare i servizi di medicina legale, così da consentire al personale medico di rilasciare certificazioni sanitarie agli operatori di polizia in servizio nei casi di urgenza ed emergenza”.