Fatto
Le dichiarazioni rese da un ‘pentito’, un caso rarissimo nell’ambito delle organizzazioni criminali cinesi, sono state il ‘’fulcro’’ dell’indagine condotta dai carabinieri del Comando Provinciale di Roma e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno smantellato un gruppo dedito al traffico di droga e alla prostituzione. Quarantasette le misure cautelari eseguite tra il Lazio, la Toscana e la Grecia nei confronti di 47 cittadini cinesi, filippini e italiani, di 19 custodie cautelari in carcere e 16 arresti domiciliari.
Le indagini sono partite proprio in seguito alle dichiarazioni rese dall’uomo, di nazionalità cinese, ‘’più volte arrestato per traffici illeciti di shaboo e molto ben inserito nelle relative dinamiche delinquenziali’’ si legge nell’ordinanza, che nell’ottobre 2021 ha iniziato a fare nomi e a svelare gli ‘affari’ dell’organizzazione. Il collaboratore ha dato ‘’alla Procura dettagli che si sono dimostrati particolarmente importanti, coerenti, precisi e puntuali in ordine ai meccanismi di funzionamento e gestione del mercato dello shaboo – scrive il gip Simona Calegari – indicato dal collaboratore come un business di esclusiva pertinenza della criminalità organizzata cinese, dimorante in Italia’’.