Via libera dal Cdm al Decreto siccità e allo schema di decreto legislativo per completare la rete Transeuropea dei trasporti. Lo confermano fonti del Mit.
Confartigianato, bene provvedimento strutturale, crisi colpisce 91mila imprese
“Ben venga un provvedimento che affronta in maniera strutturale la crisi idrica conseguente alla siccità che sta duramente colpendo le imprese italiane”. E’ quanto afferma il presidente di Confartigianato Marco Granelli commentando il decreto legge sull’emergenza siccità all’approvazione del Consiglio dei Ministri. “Sono necessari – sottolinea Granelli – interventi sistemici e coordinati per migliorare la gestione delle risorse idriche, per fronteggiare gli aspetti di fragilità legati all’alto rischio idrogeologico e per contribuire alla riqualificazione del territorio italiano in cui sono diffusamente radicate le nostre imprese”. Infatti, secondo una rilevazione di Confartigianato, principalmente nel Centro-Nord sono ben 91mila le aziende manifatturiere water intensive, con 1.108.000 addetti, che maggiormente risentono della crisi idrica. Di queste, 55mila sono le imprese artigiane in cui lavorano 246mila addetti.
Mit, nasce cabina regia, centrale il ruolo del ministero
Via libera ad una Cabina di regia sulla siccità: incardinata presso la presidenza del Consiglio dei ministri e presieduta, per delega, dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Commissario straordinario nazionale dovrà predisporre interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica. Misure chiave che renderanno l’azione del Governo e delle Regioni massimamente efficace e più coordinata. E’ quanto riporta una nota del Mit dopo l’ok al dl varato oggi in Cdm.
Un decreto che dunque prevede, prosegue il Mit, lo snellimento delle procedure autorizzative e iter più veloci per la realizzazione delle infrastrutture idriche e per la sicurezza e la gestione degli invasi. Dopo l’approvazione del Codice degli appalti, che garantisce un’Italia più efficiente e competitiva, sbloccando cantieri e opere, il Governo punta a semplificare anche in una materia di particolare rilievo per l’economia italiana: il settore idrico, si legge ancora.
Mediante l’applicazione delle semplificazioni previste per gli investimenti pubblici finanziati con fondi nazionali ed europei, si promuoverà una rimodulazione delle risorse per il settore, con l’intento di promuovere la realizzazione degli interventi più urgenti e di rapida attuazione. Semplificazioni anche per le attività di riutilizzo delle acque reflue depurate, sino al 31 dicembre 2023, e per la realizzazione di impianti di desalinizzazione. Alle opere ritenute urgenti per il contrasto della crisi idrica si applicheranno procedure semplificate e si ridurranno i tempi per le attività di verifica dell’impatto ambientale. Entro il 30 settembre 2023, le Regioni potranno intervenire per mettere in efficienza gli invasi esistenti, in particolare attraverso le attività di manutenzione da fanghi e sedimenti.
Commissario straordinario in carica fino al 31/12/2023
Il Commissario straordinario, in carica fino al 31 dicembre 2023, e prorogabile di un anno, interverrà, invece, con poteri sostitutivi in caso di inerzia o ritardo nella realizzazione degli interventi e sulla gestione delle risorse idriche. Su delega del presidente del Consiglio dei ministri, poi, potrà intervenire adottando, in via sostitutiva, gli atti o i provvedimenti o, se necessario, dando esecuzione ai progetti.
Gli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici e per il contrasto ai fenomeni di scarsità idrica, istituiti presso ciascuna Autorità di bacino distrettuale, monitoreranno il corretto utilizzo delle risorse, conclude il Mit.