Anche in monastero fervono i preparativi di festeggiamento
Nel giorno del Napoli, anche al monastero di clausura è tutto pronto per i festeggiamenti dello scudetto: il terzo dopo una attesa lunga trentatré anni. Suor Rosa Lupoli, madre abbadessa del monastero napoletano delle Clarisse cappuccine, detto delle ‘Trentatré’, certezza aritmetica dello scudetto permettendo (la Lazio non deve vincere, il Napoli deve battere la Salernitana) festeggerà come una vera supporter azzurra degna del nome. Non sarà allo stadio ma se le cose andranno come ogni napoletano spera, la monaca ha già pronta una camicia azzurra speciale da indossare con la scritta ‘Ricomincio da 3’.
La madre abbadessa la ha postata sui social “pronta da indossare” oggi “o quando sarà- scrive -. Ormai il tempo è sospeso”. Un dono dell’ amica pittrice scultrice Tiziana Mattera realizzata per l’evento magico che Napoli aspetta da trentatré anni. La suora sottolinea con orgoglio azzurro: “Diventerà patrimonio del monastero per altri 500 anni”. La monaca, in tv, non perderà un minuto della partita della sua squadra del cuore. Come faranno anche tanti religiosi tifosi, come don Rosario Accardo, responsabile diocesano della pastorale dello Sport. Lui sarà allo stadio Maradona insieme ad un amico e non si risparmierà nel fare la sua parte da tifoso. Il Napoli avrà anche un sostegno autorevole del mondo della Chiesa, quello dell’arcivescovo emerito, il cardinale Crescenzio Sepe che, come ha detto all’Adnkronos, sarà incollato al televisore insieme ad un gruppo di preti della Casa del clero. Tutto è pronto per la festa: oggi, o posticipata.