Bufera Enti Pubblici su Inail e Inps il Presidente nominerà il Dg.
Punta a garantire una maggiore funzionalità degli enti di previdenza con un’adeguata distribuzione delle competenze la riforma della governance di Inps e Inail varata dal Cdm: fra le modifiche l’abolizione della figura del Vicepresidente e la “modifica dei poteri del Presidente, che propone la nomina del Direttore generale che prima era appannaggio del consiglio di amministrazione”. Inoltre lo stesso Direttore generale sarà in carica 4 anni e non 5 (così da evitare disallineamenti con tutti gli altri organi) e verrà scelto con procedura comparativa di interpello, come per i dirigenti della pubblica amministrazione, anziché tra i dirigenti interni o tra gli esperti della materia. Si prevede che entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge sia nominato un Commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione.
Le norme determinano, nella fase transitoria, “al fine di procedere agli adeguamenti dei regolamenti organizzativi e interni degli enti” la decadenza dei consigli di amministrazione in carica e la nomina di un Commissario straordinario entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge.
Scutellà (M5S), ‘Commissariamento Inps e Inail per fame poltrone, inaccettabile’
“È inaccettabile il commissariamento da parte del governo dell’Inps così come dell’Inail. Ennesimo decreto no-sense messo in piedi per destituire dal suo mandato il presidente dell’Inps. Pasquale Tridico, orgoglio della nostra Calabria, ha svolto il suo incarico in maniera eccelsa nel periodo più difficile per il nostro Paese e lo ha fatto mettendo al servizio dei cittadini la sua incontestabile competenza e professionalità. La fame di potere e di poltrone di questo governo è insaziabile”. Lo afferma la deputata del M5S Elisa Scutellà.
Spi-Cgil, su commissario brutale atto di imperio pagato con soldi pubblici
“Il governo rimuove il Presidente dell’Inps e commissaria un ente pubblico pagato con i soldi dei pensionati, dei lavoratori e delle imprese. È un brutale atto d’imperio che non ha alcuna giustificazione. È solo un’operazione di potere per il potere a discapito di milioni di persone che avrebbero invece bisogno di un’amministrazione solida, funzionante e in grado di rispondere ai loro bisogni”. Così il segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti commenta le misure adottate dall’ultimo Consiglio dei ministri che ha commissariato i vertici Inps in attesa di varare la riforma della governance.
Gribaudo (Pd) ‘Commissariamento Inps e Inail smania di potere della destra’
“Il decreto legge approvato in fretta e furia dal Governo che commissaria i vertici di Inps e Inail e spiana la strada per la lottizzazione della Rai è inaccettabile”. A dirlo è l’onorevole Chiara Gribaudo, Vicepresidente del Pd. “I commissariamenti – osserva- si fanno in presenza di malaffare, dissesti finanziari o di inefficienze delle governance, non per avere dei vertici allineati alla propria posizione politica”.
“Questa – evidenzia Gribaudo – è una scelta figlia della smania di potere della destra. Ingiustificata, se penso ad esempio all’ottima gestione Inps degli ultimi anni”. La Vicepresidente del Pd aggiunge infine che è “un altro preoccupante segnale del Dna antidemocratico e illiberale da parte di chi ci governa”.
Inps: Cgil, da governo grave atto unilaterale, commissariamento politico
lavoratori azionisti maggioranza ente, vigileremo per tutelare interessi di chi rappresentiamo
“Il Consiglio dei ministri, con il pretesto della revisione della governance di Inps e Inail, ne ha deciso il commissariamento. È l’ennesimo atto unilaterale con cui il Governo punta al controllo politico dei due enti”. Così la Cgil nazionale in una nota commenta la decisione adottata ieri sera dal Cdm in attesa di una riforma delle governance. “Si tratta di una forzatura inaccettabile, compiuta senza alcun confronto con chi rappresenta lavoratori e pensionati, che sono gli ‘azionisti di maggioranza’ di queste realtà”, prosegue.
“Nell’assenza dei requisiti di necessità e urgenza, e in nome di una riforma dai contorni fumosi e mai esplicitati si decapitano improvvisamente il più grande istituto pubblico d’Europa e l’Inail, competente sulla delicatissima materia della sicurezza sul lavoro. Che lo si faccia in una fase difficile come quella attuale, non solo dal punto di vista sociale ed economico, ma anche per gli investimenti del Pnrr da mettere a terra e con una pubblica amministrazione da rilanciare, rende la decisione ancor più grave e preoccupante”, prosegue.
“Da sempre difendiamo l’autonomia di Inps e Inail, un valore fondamentale a garanzia di tutti. L’Esecutivo sceglie, invece, di metterla pesantemente in discussione. Come sindacato, esprimiamo la nostra netta contrarietà a questo provvedimento e faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per vigilare su quanto sta accadendo e per tutelare gli interessi delle persone che rappresentiamo. Pensionati e lavoratori – conclude la Cgil – hanno diritto a vedere amministrati nel modo migliore i propri contributi, a ricevere servizi all’altezza delle loro necessità, a lavorare con la massima tutela della loro salute”.
Damiano, ‘commissariamento Inail e Inps azione di brutale spoil system’
Il consigliere di amministrazione Inail, non è caso di ‘mala gestio’ né di competenza
“Il commissariamento di Inail e Inps era nell’aria, ma risulta egualmente incomprensibile, anche perché si tratta di un’azione di brutale spoil system”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Cesare Damiano, consigliere di amministrazione dell’Inail.
“Di solito – spiega – un consiglio di amministrazione si azzera per ‘mala gestio’, per corruzione, per incapacità di perseguire gli obiettivi per i quali è stato designato, e non mi pare che sia questo il caso. Siamo di fronte ad una scelta politica di azzeramento, che sottende l’esigenza anche di un allineamento agli obiettivi e alla volontà del governo che nulla ha a che vedere con il carattere sociale che rivestono due Istituti come Inps e Inail. Sono pilastri di un sistema sociale nei quali, non a caso, sono strutturalmente presenti le parti sociali”.
“Non ci sono neanche – rimarca Damiano – motivazioni di competenza, vale per me che sono riconosciuto come uno dei padri del decreto ’81, come per gli altri componenti”.
Conte, ‘commissariamento Inps e Inail fatto gravissimo’
Spoil system senza uno straccio di motivazione
La norma che va a incidere sulla governance di Inps e Inail, approvata ieri dal Cdm, “è un’iniziativa del governo gravissima, senza alcun fondamento: si vanno a commissariare enti pubblici nevralgici per il Paese senza uno straccio di motivazione. Questo può accadere quando c’è stata una cattiva amministrazione, ma non quando hanno avuto delle performance in un periodo di emergenza così importante” come durante la pandemia. Lo dice il leader del M5S Giuseppe Conte.
“Il fatto che il governo voglia adottare con norma uno spoil system di enti così nevralgici è un precedente gravissimo – afferma l’ex premier -, perché significa che i prossimi vertici che si insedieranno saranno sottoposti alla possibilità che una norma, un Cdm, li possa rimuovere, quindi li rende completamente dipendenti dal governo in carica, e questo non può essere”.
“Se per un verso i commissariamenti rientrano nelle prerogative di un governo, per cui non abbiamo niente da eccepire in tal senso, l’occasione della riforma della governance degli enti previdenziali e assicurativi poteva e ancora potrebbe osare di più reintroducendo la rappresentanza delle parti sociali nei Cda oggi confinata in consigli di indirizzo e vigilanza con potere e ruoli limitati”. Così il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Venezia a margine del convegno di Umana.
“Il governo dovrebbe prestare molta attenzione al fatto che lavoratori e aziende sono i comprimari principali degli Enti di previdenza e quindi, anche ai fini di un loro miglior funzionamento, meriterebbero di essere maggiormente valorizzati nella gestione degli Istituti , così come è stato nel passato”, conclude.