Le nuove Mafie
Dai pizzini ai social network, anche le mafie si sono affacciate al mondo digitale. Oggi comunicano con post, video e tweet usati per parlare tra clan, per lanciare messaggi di avvertimento, per dare istruzioni, finanche per arruolare nuove leve con codici e linguaggi che sembrano appartenere più a un influencer che a un capo famiglia.
La Fondazione Magna Grecia ha realizzato uno studio analizzando più di 50 profili Facebook, 30 Instagram, 1.500 video tra YouTube e TikTok e due milioni e mezzo di Tweet, in cui si raccontano le caratteristiche di un fenomeno che sembra affermarsi sempre di più in una mescolanza dai confini labili tra reale e virtuale. Il rapporto “Le mafie nell’era digitale” sarà presentato martedì 9 maggio alle 10, presso la sala stampa di Montecitorio e sarà trasmesso in diretta streaming sul sito della Camera www.webtvcamera.it.
Intervengono: Nino Foti, Presidente della Fondazione Magna Grecia; Antonio Nicaso, giornalista, scrittore e studioso dei fenomeni criminali di tipo mafioso. Docente Queen’s University Canada; Marcello Ravveduto, docente Università degli Studi di Salerno. Responsabile progetto di ricerca “Le mafie nell’era digitale” e Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro. Modera l’incontro Roberto Inciocchi, giornalista e conduttore di “Fuori campo”, Sky Tg24.