Calcio: Ulivieri, ‘bene 3 italiane in finale, loro tattiche decisive per l’Europa’

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Italiane super

“Sono molto contento che tre finaliste siano italiane. Complimenti alle squadre che, ora, devono vivere delle sfide importanti: l’Inter troverà una armata veramente complessa da affrontare, ci vorrà una grande prestazione”. Lo dice Renzo Ulivieri, presidente Aiac. “Servirà arrivare alla sfida con i giocatori al massimo. Probabilmente, giocare chiusi e difendere bassi potrebbe essere la chiave. Quando si riconquista il pallone cercare subito gli attaccanti potrebbe dar noia al City. L’Inter sarà costretta dagli inglesi a giocare bassi, deve riuscire a togliere loro profondità. Visto che Inzaghi è costretto dagli avversari, meglio scelgano loro questa tattica e inizino a prepararla.

“Anche ieri la Roma ha dovuto utilizzare questa strategia – prosegue Ulivieri – contro un avversario molto diverso dal City come il Bayer. Mourinho ha deciso di giocarsela in difesa e la squadra ha preso atto delle sue difficoltà e, interpretando la gara con la giusta concentrazione, rende decisiva la scelta del mister portoghese che porta i giallorossi ad una finale importantissima. Così come importanti sono le finali di coppa conquistate dalla Fiorentina: ora i viola devono dosare bene le energie. Giocare entrambe le coppe non è semplice, hanno giocato ieri e hanno la Coppa Italia mercoledì. Dovranno risparmiare le energie fisiche e mentali domenica (contro il Torino, ndr)”.

“Comunque queste vittorie le fanno bene, perché la Fiorentina ha poca esperienza a livello internazionale e può crescere. Per arrivare lontano su più competizioni è chiaro che bisogna lasciare qualcosa, non ci si meravigli se le squadre hanno rendimenti altalenanti tutto l’anno. Italiano uomo delle coppe? Beh è il suo primo anno, quindi non saprei. Di certo bisogna fargli i complimenti perché la sua squadra esprime un’idea di gioco chiara e si vede la mano dell’allenatore. Anche Inzaghi è stato bravissimo – conclude il presidente dell’Aiac – ma l’Inter ha faticato soprattutto quando gli attaccanti non giravano. Se giochi 3-5-2 e le punte sono sottotono e sbagliano i gol diventa difficile”.

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