Meloni pressa sul Quirinale
Un sondaggio condotto da Ipsos per il Corriere della Sera rivela che gli italiani si dividono riguardo alla riforma istituzionale preferita, con una possibile inclinazione verso il premierato, sebbene uno su quattro – soprattutto chi vota per l’opposizione – preferisca non apportare cambiamenti. Tuttavia, è emersa una visione comune riguardo al presidente della Repubblica: deve rimanere al di sopra delle parti.
Il governo Meloni ha deciso di riportare al centro del dibattito la questione delle riforme istituzionali. Negli ultimi tempi, si sono discusse soluzioni alternative, tra cui il premierato con l’elezione diretta del capo del governo, il presidenzialismo con l’elezione del presidente della Repubblica, il modello tedesco, il modello francese, e le relative implicazioni che tutto ciò potrebbe avere in Italia.
Le preferenze per partito politico.
Secondo il sondaggio Ipsos, il 25% degli italiani ritiene che il premierato sia la migliore forma di riforma, un sistema in cui il presidente del Consiglio viene eletto direttamente dalla popolazione e ha il potere di nominare e revocare i ministri. Secondo Giorgia Meloni, questa potrebbe essere l’area in cui potrebbe essere più facile raggiungere una convergenza anche con gli esponenti dell’opposizione.
Tuttavia, il 26% degli intervistati ha espresso la preferenza per nessuna elezione diretta, né del capo del governo né del presidente della Repubblica. Questa posizione è particolarmente popolare tra gli elettori del Partito Democratico (53%) e tra i sostenitori del Movimento 5 Stelle (32%), mentre raccoglie il 25% tra coloro che votano altre liste (escluso il centrodestra).
Il sondaggio evidenzia la diversità di opinioni tra gli italiani riguardo alle riforme istituzionali, sottolineando la necessità di un ulteriore dialogo e discussione sulla futura direzione della struttura di governo del Paese.