La Filarmonica Romana avrà un nuovo Direttore
Domenico Turi sarà il prossimo direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana e succederà a Enrico Dindo dal 1° luglio 2024. Su proposta del presidente Paolo Baratta, il Consiglio Direttivo dell’Accademia Filarmonica Romana, che si è riunito oggi, ha deciso di adottare come nuova modalità operativa quella di anticipare la nomina del successore del direttore artistico in carica un anno prima della scadenza del mandato di quest’ultimo, ha chiesto a Dindo di rimanere in carica fino a 1° luglio 2024 nominando come successore a partire da quella data Domenico Turi che potrà così fin d’ora lavorare ai suoi progetti.
“Mentre siamo in attesa dell’avvio della stagione 2023-24 recentemente annunciata sotto la direzione del maestro Dindo, abbiamo assunto questa decisione con l’intento di perseguire una più efficace programmazione della nostra attività. Ringrazio calorosamente sia il maestro Dindo che il maestro Turi”, ha commentato Baratta. Fanno parte del Consiglio Direttivo Lucia Bocca Montefoschi, Sandro Cappelletto, Marco Chiarion Casoni, Michele dall’Ongaro, Giampietro Nattino, Andrea Posi, Andrea Pugliese, Mauro Tosti Croce, e i vicepresidenti Matteo D’Amico e Marcello Panni.
Compositore e pianista italiano nato a Noci (Ba) nel 1986, Domenico Turi si è diplomato in pianoforte sotto la guida di Riccardo Marini e in composizione con Matteo D’Amico presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha ricevuto commissioni dal Gran Teatro La Fenice di Venezia, dall’Accademia Filarmonica Romana, dalla Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, dalla Camerata Italica, dagli Amici della Musica di Foligno, dal Festival di Nuova Consonanza, dall’Internationales Halleiner Schlagzeugfestival e da Classiche Forme. Sue composizioni sono state eseguite in festival e concerti sia in Italia che all’estero. Dal 2012 al 2022 è stato assistente alla direzione artistica dell’Accademia Filarmonica Romana. Dal 2021 è docente di Teoria dell’Armonia e Analisi presso il Conservatorio di “Niccolò Piccinni” di Bari.