Marcello Colasurdo, noto come il “re” della tammurriata e fondatore del celebre gruppo operaio ‘E Zezi, è scomparso.

Marcello Colasurdo, icona della Tammurriata e talentuoso musicista, cantautore e attore, è deceduto oggi all’età di 68 anni.

Nato in Molise ma con radici Napoletane profonde, Colasurdo è stato il protagonista indiscusso della musica popolare campana, portando il suo talento in tutta Italia attraverso esibizioni live indimenticabili.

La sua straordinaria carriera musicale ha spaziato dalla fondazione del celebre gruppo operaio ‘E Zezi negli anni ’70, all’essere il leader dei “Marcello Colasurdo Paranza” a partire dal 1996. Nel 2000, ha collaborato con gli Spaccanapoli nel disco “Aneme perze”, pubblicato dall’etichetta Real World di Peter Gabriel. La sua versatilità artistica si è estesa anche al cinema, lavorando con registi del calibro di Federico Fellini e John Turturro.

Colasurdo ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale italiano, collaborando con artisti di diverse correnti musicali come i Modena City Ramblers, i 99 Posse e gli Almamegretta. Le sue performance sul palco sono state ammirate in tutto il mondo, trasmettendo calore e vitalità attraverso la sua voce e il suo coinvolgimento diretto con il pubblico.

Il percorso di Colasurdo è stato segnato da una profonda connessione con le radici e la tradizione musicale contadina, considerandola un fondamentale passaggio culturale per il ripristino dei valori politici e sociali autentici. Negli anni ’70, si è distinto anche come un artista attivo nelle battaglie sociali, contribuendo a un’epoca di cambiamenti tumultuosi.

La sua vita non è stata priva di sfide e difficoltà. Colasurdo ha affrontato una dolorosa infanzia segnata dalla povertà e da una separazione familiare precoce. Tuttavia, grazie ai suoi talenti e alla sua determinazione, è riuscito a superare le avversità, trovando nella musica una via di fuga e di espressione.

Purtroppo, Colasurdo ha lottato contro problemi di salute e difficoltà economiche negli ultimi tempi. Nel novembre 2022, l’amministrazione comunale di Pomigliano d’Arco ha approvato una delibera per richiedere il sostegno della legge Bacchelli in suo favore. Il musicista stesso aveva comunicato di aver perso la vista. Il suo impatto nella scena musicale e la sua figura diriferimento hanno ricevuto il sostegno e l’attenzione anche da importanti figure pubbliche, come l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Marcello Colasurdo, con la sua musica coinvolgente e la sua voce vibrante, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore degli amanti della tammurriata e della musica popolare. La sua scomparsa rappresenta una perdita irrimediabile per il panorama musicale italiano, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare.

L’eredità di Colasurdo vivrà attraverso le sue indimenticabili esibizioni, i suoi brani intramontabili e il suo impegno nel promuovere la cultura e le tradizioni del Sud Italia. La sua musica ha attraversato i confini geografici, unendo persone di diverse origini e creando un legame emotivo con il pubblico.

Il ricordo di Marcello Colasurdo resterà vivo nelle menti e nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltare la sua musica e di essere toccati dalla sua passione. La sua voce e il suo talento continueranno a ispirare generazioni future di musicisti e appassionati di musica popolare.

Marcello Colasurdo ha dimostrato che la musica può superare le barriere culturali e linguistiche, trasmettendo emozioni universali. La sua musica è un omaggio alle radici e alla tradizione, un messaggio di gioia e vitalità che continuerà a risuonare nei cuori di chiunque abbia avuto il privilegio di ascoltarla.

Oggi, il panorama della musica popolare campana piange la perdita di un grande artista, un vero e proprio “re” della tammurriata. Lasciamo che la sua musica sia un tributo duraturo al suo talento straordinario e alla sua dedizione senza pari alla cultura e alla musica del Sud Italia.

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