Giustizia: Anm, intervenire su riforme è dovere non interferenza.

Pressioni sulle riforme.

Documento approvato a unanimità da direttivo, ‘non rinunceremo a far sentire nostra voce, ascoltarla è dimostrazione qualità democrazia’

“Riteniamo che intervenire nel dibattito che, fisiologicamente, precede e accompagna ogni proposta di riforma legislativa capace di incidere proprio sui diritti e sulle libertà sia propriamente un dovere dell’Associazione nazionale magistrati: è un dovere perché il nostro intento è solo quello di far conoscere all’opinione pubblica, ed alle istituzioni cui poi spetta il compito delle decisioni e delle scelte, ogni aspetto, ogni profilo, ogni implicazione sottesi alle annunciate riforme”. Lo sottolinea un documento approvato all’unanimità dal Comitato direttivo centrale dell’Anm, che ribadisce la sua posizione rispetto alle accuse di ‘interferenza’ che le sono state rivolte

“Lungi dall’essere un’interferenza, è la pretesa di essere ascoltati perché portatori di conoscenze ed esperienze proprie del nostro ruolo; e perché tra i compiti, altissimi, della nostra Associazione vi è quello, irrinunciabile, di presidiare i valori essenziali dell’indipendenza e dell’autonomia, e di tutti quelli che vi sono indefettibilmente collegati”, chiarisce il documento. “Ecco perché non rinunceremo mai a far sentire la nostra voce; ed ascoltarla, da parte di chi ha poi la responsabilità di compiere le scelte come espressione della sovranità popolare, è, per noi, indice, e dimostrazione, della qualità della democrazia”.

L’Associazione nazionale magistrati “rappresenta la quasi totalità della magistratura italiana, e nei 114 anni della sua storia ha esercitato un ruolo essenziale, come interlocutrice qualificata e autorevole delle istituzioni dello Stato, del mondo forense, dell’Accademia, delle forze politiche e sociali. Con la sola parentesi, lunga e dolorosa, del regime fascista, la nostra Associazione è stata voce libera ed ascoltata, perché è la voce di chi esercita un ruolo essenziale nella vita della Repubblica, e per questo è portatrice di conoscenze e fautrice di proposte, in quanto animata dal solo proposito di rendere migliore il difficile compito dell’esercizio della giurisdizione, presidio dei diritti e delle libertà dei cittadini”.

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