l Tar del Lazio ha respinto, ritenendoli “infondati”
‘Sono destituiti di fondamento’i ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste, sindaci e comitati contro il Piano rifiuti di Roma Capitale e la realizzazione del termovalorizzatore a Roma.
I ricorsi, scrivono i giudici nella sentenza pubblicata oggi, “ancorché argomentati con dovizia di censure e riferimenti normativi, anche eurounitari, e giurisprudenziali, devono essere rigettati perché destituiti di fondamento”.
“La sentenza afferma che nessuno ha dedotto o dimostrato che la previsione del Piano commissariale sovverta la coerenza del sistema complessivo con la normativa eurounitaria riguardo al Piano rifiuti e al suo presunto contrasto con le leggi europee”.
Inoltre “non sussiste alcuna antinomia tra l’attribuzione di poteri commissariali relativi al Piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale e l’esercizio inconcusso della competenza legislativa regionale in materia di disciplina degli ambiti territoriali ottimali, avendo la Regione Lazio individuato due ambiti specifici corrispondenti al territorio comunale e al (residuo) territorio metropolitano”.
“Generiche e comunque affatto intempestive – osservano ancora i giudici del Tar del Lazio – sono le censure con riferimento ai paventati rischi di inquinamento, peraltro strettamente correlati anche alle caratteristiche, condizioni e soluzioni impiantistiche del termovalorizzatore, e quindi insuscettibili di un esame ipotetico e astratto”.