Conflitto Russia Ucraina: Bombardieri russi colpiscono Dnipro con missile Kalibr, mentre allarme si diffonde per attacco imminente a Kiev.
Fonti locali riferiscono di 12 bombardieri strategici Tu 95 provenienti dal Mar Caspio.
La tensione tra Russia e Ucraina raggiunge livelli critici con il recente attacco della città ucraina di Dnipro da parte di un missile ipersonico Kalibr. Al momento, un altro missile è diretto verso la capitale Kiev, dove l’allarme è scattato per il pericolo imminente. Secondo fonti locali, i responsabili dell’attacco sarebbero 12 bombardieri strategici russi Tu 95, decollati da una base situata nel Mar Caspio.
La comunità internazionale è in allerta e le reazioni non si fanno attendere. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha condannato l’azione russa e ha annunciato un’importante riunione del Consiglio NATO-Ucraina per affrontare la situazione. La decisione della Russia di ritirarsi dall’accordo sul grano e la minaccia dell’arma della fame sono state fortemente criticate dalla comunità internazionale.
Nella notte, esplosioni sono state segnalate nella regione ucraina di Kharkiv e allarme antiaereo è stato dichiarato anche nell‘oblast di Sumy. Le tensioni si diffondono incontrollate e la situazione è critica.
Le minacce della Russia si estendono ora a centrali nucleari in Ucraina e nell’Europa orientale. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Medvedev, ha dichiarato che, se la centrale di Smolensk in Russia dovesse essere attaccata, sarebbe preso in considerazione uno scenario di attacco simultaneo contro tre centrali nucleari ucraine: Pivdennoukrainski, Rivne e Khmelnytskyi. Questa potenziale escalation crea una preoccupante apocalisse nucleare.
Il mondo tiene il fiato sospeso mentre le tensioni tra Russia e Ucraina raggiungono livelli mai visti prima. L’azione militare russa e le minacce di attacchi alle centrali nucleari sollevano seri timori riguardo alla sicurezza globale. La comunità internazionale sta cercando di mobilitarsi per evitare il peggio, ma la situazione rimane estremamente delicata e instabile.
Tuttavia, la diplomazia sembra ancora possibile: il Cremlino annuncia che il presidente Putin potrebbe partecipare al G20 in India a settembre e sarà in Cina a ottobre. Nel frattempo, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) sta confermando la presenza di mine nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, aggiungendo un ulteriore strato di preoccupazione riguardo alla sicurezza delle centrali nucleari coinvolte nel conflitto.
Mentre il mondo si prepara ad affrontare le conseguenze di questo drammatico escalation, l’attenzione globale rimane concentrata sull’Ucraina, in un’atmosfera di incertezza e apprensione. La situazione si evolve rapidamente, e solo il futuro dirà quale sarà l’evoluzione di questa pericolosa crisi internazionale.