In questo periodo di caldo afoso e temperature che superano i 40 gradi il rischio di avere un colpo di calore aumentano sempre più.
Il colpo di calore è una manifestazione di malessere dovuta alla difficoltà che ha l’organismo di adattarsi a situazioni caratterizzate da un elevato calore al quale non è abituato. Attraverso esso l’organismo ci lancia dei segnali da non sottovalutare e che possono portare a complicazioni rischiose per il proprio benessere.
Quali sono le cause e i sintomi del colpo di calore
I sintomi di questa manifestazione di malessere generale sono vari e differiscono da soggetto a soggetto. I più comuni sono mal di testa, confusione, stato di stanchezza, confusione, inappetenza, febbre (anche molto alta), disidratazione. Spesso viene confuso col colpo di sole o meglio noto come insolazione. In quest’ultimo caso, il malessere è provocato da un’eccessiva esposizione ai raggi solari e può essere accompagnato da ustioni o eritemi solari.
I soggetti più a rischio, che spesso affollano le sedi dei pronto soccorso delle principali città italiane del Sud per questo problema, sono gli anziani, i bambini, coloro che svolgono attività fisica all’aperto, coloro che lavorano esponendosi a temperature molto alte all’aperto. Solitamente la sintomatologia dura da uno a circa tre giorni.
Come prevenire il colpo di calore
Quando si ha il colpo di calore bisognerebbe cercare di stare il più possibile in luoghi freschi e ben ventilati. I medici consigliano in questi casi di prestare molta attenzione all’idratazione. È opportuno bere tanta acqua per consentire a chi ne è colpito di fare il pieno di sali minerali, in primis magnesio e potassio che a causa della sudorazione eccessiva vanno persi. Un senso di sollievo può essere garantito anche grazie a degli impacchi di ghiaccio in varie zone come le ascelle, la testa e l’inguine. La temperatura corporea va monitorata con costanza.
Per prevenire questo tipo di problema nel corso di questa estate molto calda, il consiglio degli esperti è di uscire e viaggiare nelle ore meno calde. Quindi da evitare è la fascia oraria che va dalle 12 alle 16 che risulta quella più calda. Vietata in questa fascia oraria è l’attività fisica.
Nelle giornate più afose quando si esce è opportuno indossare abiti leggeri di tonalità chiare e possibilmente di cotone che attirano meno i raggi solari. La testa va coperta con appositi cappelli, possibilmente muniti di visiera. Per contrastare la sensazione di calore bisognerebbe consumare dei pasti leggeri a base di verdure e frutta di stagione che apportano all’organismo vitamine e sali minerali.
Durante l’estate occorre limitare il consumo degli alcolici che tendono ad aumentare la sensazione di calore e intensificano la sudorazione. Bere almeno due litri di acqua al giorno serve per contrastare la potenziale disidratazione dovuta all’eccessiva sudorazione. L’acqua va bevuta non solo quando si ha sete. L’ideale è portarsi con sé sempre una bottiglietta da bere a piccoli sorsi, in diversi momenti della giornata e non solo durante i pasti.
L’ambiente di casa o dell’ufficio andrebbe tenuto fresco. Non è obbligatorio contare sull’aria condizionata. Basta un ventilatore da non posizione direttamente sul proprio corpo. L’ideale è tenere chiuse le finestre di giorno durante le ore più calde e aprirle di sera per far circolare l’aria fresca. Le luci andrebbero spente quando non sono necessarie perché diffondono calore nell’ambiente. Evitare inoltre di utilizzare il forno per la cottura dei cibi.