NEWS > 10 Agosto
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Banche: Ft, investitori internazionali criticano tassa extraprofitti.

Alcuni dei più grandi investitori internazionali delle banche italiane hanno criticato la tassa sugli extraprofitti degli istituti di credito annunciata...

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Alcuni dei più grandi investitori internazionali delle banche italiane hanno criticato la tassa sugli extraprofitti degli istituti di credito annunciata dal ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini al termine del Cdm.

Lo fa sapere il Financial Times. Secondo la testata, l’annuncio ha sorpreso sia i dirigenti sia gli investitori, facendo calare i prezzi delle azioni delle banche fino all’11% prima del rimbalzo di mercoledì, quando il governo ha affermato che il contributo non potrà superare lo 0,1% del totale dell’attivo.

David Herro, chief investment officer di Harris Associates, azionista di Intesa Sanpaolo, ha definito “tragica” la politica in un’intervista al Financial Times, in quanto per anni le banche hanno combattuto a causa dei bassi tassi di interesse e ora che hanno raggiunto un certo grado di normalizzazione, il governo ha deciso di introdurre la tassa. Oliver Collin, co-responsabile delle azioni europee di Invesco, tra i primi 20 investitori di UniCredit, la seconda banca italiana più grande, ha posto l’attenzione sulla mancanza di chiarezza del provvedimento.

Jérôme Legras, managing partner ad Axiom Alternative Investments, che possiede azioni in alcune banche italiane come UniCredit e Intesa Sanpaolo ha affermato che i numeri non sono chiari, il provvedimento ha preso tutti alla sprovvista nel bel mezzo dell’estate e l’annuncio è avvenuto in modo strano. La proposta, secondo gli azionisti, avrebbe penalizzato un settore che da sempre ha faticato ad attirare capitali internazionali durante un decennio di tassi molto bassi o negativi. L’intervento del governo italiano arriva dopo quello spagnolo che l’anno scorso ha introdotto una tassazione del 4,8% per due anni per aiutare le famiglie ad affrontare l’aumento del costo della vita. Justin Bisseker, analista bancario presso il gestore patrimoniale Schroders, uno degli investitori di Intesa e di UniCredit, ha affermato che gli investitori sono da tempo riluttanti nel fidarsi delle azioni bancarie a causa della crisi finanziaria globale, della crisi dell’euro e della maggiore regolamentazione. Per questo motivo, provvedimenti inaspettati come questo hanno un forte impatto sulla valutazione delle azioni bancarie e non sono d’aiuto per il settore.

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