Il Volontariato è faticoso ma è salire verso l’alto.
”Gesù e Maria percorrono insomma la stessa strada: due vite che salgono in alto, glorificando Dio e servendo i fratelli; due vite che vincono la morte e risorgono; due vite i cui segreti sono il servizio e la lode. Soffermiamoci su questi due aspetti. Il servizio. È quando ci abbassiamo a servire i fratelli che andiamo in alto: è l’amore che eleva la vita. Ma servire non è facile: la Madonna, che ha appena concepito, percorre quasi 150 chilometri per raggiungere, da Nazaret, la casa di Elisabetta. Aiutare costa! Lo sperimentiamo anche noi, nella fatica, nella pazienza e nelle preoccupazioni che il prendersi cura degli altri comporta. Pensiamo, ad esempio, ai chilometri che tanti percorrono ogni giorno per andare e tornare dal lavoro e svolgere molte mansioni a favore del prossimo; pensiamo ai sacrifici di tempo e di sonno per accudire un neonato o un anziano; e all’impegno nel servire chi non ha da ricambiare, nella Chiesa come nel volontariato. È faticoso, ma è salire verso l’alto, è guadagnare il Cielo”. Lo ha detto Papa Francesco affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.
”Però il servizio rischia di essere sterile senza la lode a Dio – ha aggiunto – Infatti, quando Maria entra in casa della cugina, loda il Signore. Non parla della sua stanchezza per il viaggio, ma dal cuore le prorompe un canto di giubilo. Perché chi ama Dio conosce la lode. E il Vangelo oggi ci mostra una cascata di lode: il bambino sussulta di gioia nel grembo di Elisabetta, la quale pronuncia parole di benedizione e ‘la prima beatitudine’: ‘Beata colei che ha creduto’; e tutto culmina in Maria, che proclama il Magnificat”.