Fondi Ue: Donazzan, ‘puntiamo su Fse, cofinanziamento regionale per crescita Veneto’.

Dichiara la Donazzan siamo stati tra i primi a partire in Italia insieme all’Emilia Romagna.

“La giunta regionale ha piena consapevolezza che il cofinanziamento regionale, destinato da bilancio a fondi europei, è la leva finanziaria che fa la differenza in termini di risorse per il territorio e sulle strategie di sviluppo locale. Per il Veneto avere a disposizione una leva che fa passare da 60 milioni di euro a quasi 129 milioni di euro di co-cofinanziamento per il Fondo Sociale Europeo (Fse) significa essere pronti a sostenere il territorio puntando sulla valorizzazione delle risorse umane”.Così l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro del Veneto, Elena Donazzan, precisa cosa significa per il Veneto, nel campo delle risorse destinate a lavoro e formazione, la scelta della giunta regionale di aumentare la quota di cofinanziamento del Fse annunciata ieri dal presidente Luca Zaia e dall’assessore al bilancio Francesco Calzavara.

“Siamo stati tra i primi a partire in Italia insieme all’Emilia Romagna – precisa – grazie all’approvazione a livello europeo rispetto ad una progettazione molto articolata e partecipata con parti sociali e portatori di interesse del Veneto. Una progettazione che abbiamo subito calato nel territorio con i primi bandi pubblicati già lo scorso anno. La nostra è una macchina rodata, quella del FSE in particolare è capace di raccogliere le premialità da fondi non spesi di altre regioni italiane, e questo ci ha portato a mettere a disposizione i fondi per far crescere la competitività delle nostre imprese a partire dal capitale umano, che rappresenta la vera ricchezza”.

“Mi preme sottolineare tutto questo -aggiunge Donazzan – perché la scelta di spingere l’acceleratore fino in fondo fin dall’inizio significa rendere subito operativi tutti i soggetti beneficiari sul territorio, mettendo in moto la macchina con grande utilizzo di risorse che andranno poi rendicontate. Per fare una buona programmazione serve partire in anticipo e pianificare le attività in maniera puntuale visto che noi veniamo valutati dalla Commissione Europea sull’andamento della spesa. Partire subito a pieno regime, con il motore spinto al massimo ci permette di gestire anche eventuali fuori programma, come è stato nel caso della pandemia, nel modo appropriato. Perché ogni euro pubblico del bilancio regionale genera un valore economico e sociale molto superiore a quello investito. E noi in quest’ottica ci impegneremo sempre a stare in Europa a testa alta”, conclude.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *