Il jet del leader del gruppo Wagner Yevgheny Prigozhin sarebbe stato abbattuto dalla contraerea dell’esercito russo.
Lo si legge sul canale Telegram affiliato a Wagner Grey Zone che condivide immagini dello schianto e punta il dito contro il ministero della Difesa russo.
A bordo dell’aereo precipitato nella regione di Tver, nella cui lista passeggeri figura Yevgheny Prigozhin, ci sarebbe stato anche Dmitry Utkin, il ‘braccio destro’ del capo di Wagner. Lo riferiscono canali telegram vicini al gruppo di mercenari.
Wagner, il suo ruolo in Ucraina, Africa e Siria, ora in Bielorussia
Leader e fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, che secondo la lista passeggeri si troverebbe a bordo dell’aereo schiantatosi nella regione di Tver, solo recentemente aveva ammesso di aver creato la compagnia che fornisce mercenari con l’approvazione del Cremlino. Secondo il Center for Strategic and International Studies (Csis) di Washington la Wagner ha operato in almeno 30 paesi e dispone di almeno due campi d’addestramento in Russia. Ultimo Paese in cui la Wagner opera è la Bielorussia. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha offerto ‘ospitalità’ a Prigozhin e ai suoi uomini dopo una mediazione con il presidente russo Vladimir Putin seguita alla fallita ”marcia per la libertà” su Mosca.
Gli Stati Uniti considerano la Wagner “una significativa organizzazione criminale transnazionale” e l’hanno posta sotto sanzioni. L’organizzazione di Prigozhin ha svolto un ruolo di primo piano in Ucraina, così come all’estero. Già nel 2014, la Wagner ha partecipato all’addestramento, l’organizzazione e la fornitura di armi alle milizie filorusse del Donbass. Secondo il Csis, l’organizzazione ha partecipato anche a combattimenti e la raccolta d’intelligence nel Donbass, oltre a essere coinvolta nell’occupazione russa della Crimea.
L’anno scorso, dopo l’invasione russa, la Wagner è tornata sul campo in Ucraina. Di fronte alle alte perdite militari russe, l’organizzazione ha reclutato combattenti fra i detenuti delle carceri russe e dalla scorsa estate ha avuto un ruolo di primo piano nei combattimenti a Bakhmut.
Ha ottenuto armi anche dalla Corea del Nord
Prigozhin ha usato la battaglia di Bakhmut per promuovere la sua immagine e la Wagner è diventata “un centro di potere rivale rispetto ai militari e i ministeri russi”, diceva a gennaio il portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza americano, John Kirby. Prigozhin, aveva riferito Kirby, si era fatto mandare armi da usare in Ucraina anche dalla Corea del Nord.
Negli ultimi otto anni, ricorda il Csis, i mercenari della Wagner sono stati impiegati anche in Siria, Libia, Sudan, Mali, Repubblica Centroafricana, Madagascar, Mozambico e Venezuela. Spesso sono utilizzati per garantire la sicurezza di interessi russi, ma anche dei governi ospiti, e in qualche occasioni sono stati coinvolti in combattimenti.
In Siria, dove la Russia è schierata fin dal 2015 a fianco del presidente Assad nella guerra civile, la Wagner protegge installazioni russe e del governo siriano. I suoi mercenari hanno partecipato alla battaglia per riprendere il controllo di Palmira. Nel 2018, quando gli Stati Uniti e i loro alleati risposero ad un attacco vicino Deir el Zour, sferrato da forze vicine ad Assad, gli americani uccisero un centinaio di combattenti, fra cui mercenari della Wagner. In Africa, la Wagner è stata in ben 18 paesi ed è presente in Libia, dove sostiene il generale Khalifa Haftar. In Mali, dopo il ritiro delle missioni militari occidentali, la Wagner fornisce la sicurezza al palazzo presidenziale e partecipa alle missioni contro i gruppi jihadisti. Nel turbolento Centrafrica, la Wagner sostiene il governo in cambio di licenze di sfruttamento di miniere di oro e diamanti.
‘Assassinio Prigozhin avrà conseguenze disastrose’
L’assassinio del leader e fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin ”avrà conseguenze disastrose”. Lo scrive il canale Telegram Grey Zone affiliato al gruppo Wagner. ”Le persone che hanno dato l’ordine non hanno capito affatto lo stato d’animo dell’esercito e il morale”. Questo nuovo intervento sembra di fatto confermare l’uccisione di Prigozhin.
”Che questo sia un insegnamento per tutti. Bisogna sempre arrivare fino in fondo”, si legge in un secondo messaggio. Il riferimento è probabilmente alla rinuncia del leader della Wagner di arrivare fino a Mosca il giugno scorso.
Wagner conferma morte Prigozhin
‘morto a causa dei traditori della Russia, il migliore anche all’inferno’
Il leader e fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin è morto. Lo conferma il gruppo Wagner tramite il canale di Telegram Grey Zone. ”Il capo della Wagner, eroe della Russia, un vero patriota della sua Patria Yevgeny Prigozhin è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia”, ha scritto Wagner. ”Anche all’inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia”, conclude il messaggio di Telegram.