Il mese di settembre è il mese delle ripartenze, dei nuovi inizi e dell’avvio di progetti concreti.
Tra gli appuntamenti previsti per questo mese vi è il famigerato e tanto atteso rientro a scuola che solitamente desta molta preoccupazione in molti genitori soprattutto nei confronti dei figli che cominciano un nuovo ciclo di scuola, in primis scuola dell’infanzia e scuola secondaria.
Quando si torna a scuola
Con l’ordinanza n. 128 del 6 luglio il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fissato le date del calendario scolastico 2023-2024. Questa ordinanza è stata integrata con le delibere delle singole regioni che stabiliscono il primo e l’ultimo giorno di scuola Ciascuna regione infatti vara un calendario scolastico autonomo. La Lombardia apre le danze con un avvio anticipato al 12 settembre, seguita da Piemonte e Valle d’Aosta l’11 settembre. Provincia di Trento segue lo stesso calendario del Piemonte, mentre la Provincia di Bolzano si distingue con un inizio lezioni ancor più precoce, il 5 settembre.
La maggior parte delle Regioni, tra cui Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto, ha fissato l’inizio per il 13 settembre. Alcune regioni, come Calabria, Liguria, Molise, Puglia e Sardegna, inizieranno il 14 settembre. Infine, Emilia Romagna, Lazio e Toscana danno il via alle lezioni il 15 settembre.
Allarme caro prezzi per l’anno scolastico 2023/2024
Quest’anno alle preoccupazioni dei genitori si aggiunge inevitabilmente l’allarme per il caro prezzi. Si prevede che per gli studenti di prima media gli aumenti sono nell’ordine del 10% per una spesa media di quasi 500 euro. Per chi inizia il liceo invece la spesa per testi e dizionari è di quasi 700 euro (+2% rispetto a un anno prima). Senza considerare la spesa per uno zaino o un trolley che può superare i 1.000 euro.
Anche per l’anno scolastico 2023/2024 la spesa più cara si riconferma quella dei libri di testo. Secondo l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori per il 2023 ogni studente in media spenderà 502,10 euro per i testi obbligatori +2 dizionari. La variazione rispetto al 2022 è del +4%. Acquistando i libri usati, invece oltre il 26%.
Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime. Nel dettaglio: uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo più 2 dizionari 488,40 euro (+10% rispetto allo scorso anno). Un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo più 4 dizionari 695,80 euro (+2% rispetto allo scorso anno).
Il consiglio delle associazioni dei consumatori è quello di puntare sull’usato rivolgendosi alle librerie dell’usato o allo scambio diretto tra studenti direttamente all’interno degli istituti. Invece per il corredo scuola il consiglio è di acquistare online, nei negozi della grande distribuzione che offrono maggiori sconti oppure di rivolgersi a quei librai che promuovono la cancelleria a prezzi scontati per chi acquista i libri di testo in negozio.